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di LUCA COLANTONI IL PAREGGIO casalingo contro l'Udinese ha fatto scattare il campanello d'allarme.

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Ho ricevuto molto, a volte anche troppo. In qualche momento non ho meritato l'affetto dei tifosi. L'unico interesse è il bene della squadra e solo per lei potrei rinunciare ai miei sogni personali. Non mi interessa nulla di quello che dice il Milan» sui favoritismi arbitrali che farebbero rumore solo quando si riscontrano a favore dei rossoneri. Il messaggio è tutto per una squadra che è apparsa a tratti una squadra non stanca, ma quasi incapace di sincronizzare quei meccanismi che prima della sosta natalizia funzionavano come un orologio. Probabilmente mai come questa volta è stata deleteria la sosta per le festività di fine anno. La Roma è stata preparata in estate per non ripetere la falsa partenza dello scorso campionato e così è stato: record di punti al giro di boa, un primato in classifica che tutt'ora rimane in attesa di notizie da Siena e punti macinati un po' ovunque. Sono stati effettuati dei richiami di preparazione, ma è pure vero che il gruppo ha fatto fatica a riunirsi. Cominciando ad analizzare i reparti, per il pacchetto arretrato, bisogna iniziare dai portieri. La Roma ha recentemente rischiato di scendere in campo (contro la Samp) con addirittura il quarto portiere. Tutto questo complice una contrattura muscolare riportata da Pelizzoli (che sabato a Brescia ci sarà) e una fastidiosa influenza presa da Zotti. Inoltre c'è Lupatelli che soltanto da due giorni è tornato nel gruppo. Poi c'è Chivu. Sfortunato il rumeno per una lussazione alla spalla, poi per un problema muscolare, infine anche lui colpito dal virus influenzale. Chivu comunque dovrebbe tornare a Brescia. «Voglio esserci, spero di recuperare per sabato - ha detto il rumeno -. Chi temo per lo scudetto? Nessuno, temo solo la Roma. Perchè d'ora in poi dovremno avere sempre la stessa determinazione». A centrocampo, Emerson ha avuto un problema alla spalla in quel di Perugia mentre De Rossi in questo momento ha le prestazioni limitate dalla pubalgia. Candela ha lamentato qualche problema a un ginocchio e ha faticato a ritrovare la giusta condizione. Discorso particolare per l'attacco, reparto che ha segnato un buon numero di presenze nell'infermeria. Delvecchio è stato 3 mesi fermo per uno stiramento, Montella è stato prima operato al ginocchio poi ha avuto un problema a un polpaccio e quindi sarà a disposizione solo tra un paio di settimane. Carew ha avuto problemi muscolari e poi domenica ha dovuto lasciare il campo per un mal di testa dovuto all'influenza. Totti, invece, è sempre alle prese con solito mal di schiena post partita e, neanche a dirlo, pure lui alle prese con il termometro. Insomma, cose riconducibili al famoso imponderabile al quale si aggiunge un dato tutto romano: l'esaltazione per le cose positive e l'incupimento immediato per quelle negative. Un limite? Può darsi. Molto meglio rimboccarsi le maniche e pensare alla prossima partita sabato a Brescia.

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