di LUCA COLANTONI È UN CAPELLO sereno.
Contano i punti fatti alla fine»). Se la calma è la virtù dei forti, questa è l'ennesima dimostrazione che la filosofia del «guarda avanti», per lui, vecchio saggio del calcio, è sempre di attualità. «Bisogna accettare le sconfitte e bisogna convivere con le vittorie senza essere troppo euforici. Le critiche? Io guardo i numeri e questi dicono che il Milan in Coppa ci ha dominato, ma in realtà non è andata così». Guardare avanti, significa pensare all'Udinese. «Squadra molto pericolosa dalla metà campo in avanti. Noi non abbiamo alibi, dobbiamo vincere». Gli elogi agli avversari non sono però finiti. «I friulani hanno una organizzazione che controlla il mercato mondiale dei giovani. Roma e Lazio, hanno un grande bacino di utenza e molti talenti li possono crescere in casa. Da noi Conti sta facendo un lavoro ottimo». Si parla poi di modo di giocare. «Se gli attaccanti corrono e ritornano non c'è problema, altrimenti c'è l'intervallo per rimediare». Dopo il chiaro riferimento alla sostituzione di Cassano all'inizio della ripresa contro la Samp, si parla dei singoli. «Delvecchio a causa degli infortuni, lavora con il freno a mano tirato. È intelligente, in gamba e ci sarà utile. Totti può giocare anche più dietro anche se lui e Cassano sono una bella coppia di attaccanti. Carew è giovane e mi aspetto che migliori costantemente. È alto, ma con il passo corto e quindi è rapido». Dalla Germania propongono un intervallo di 20'. Capello è chiaro. «Non credo che 5' in più possano dare vantaggi. Il time-out forse è più necessario, permetterebbe agli allenatori di parlare con la squadra. Poi magari avere un uomo dietro la porta che veda un rigore o se la palla è entrata o meno». In Belgio, invece, hanno introdotto l'auricolare al portiere. Capello in questo caso se la cava con una battuta. «Adesso capite perché in Francia tutte le barzellette hanno come soggetto i belgi. Io a un portiere non darei mai né l'auricolare e neppure la fascia di capitano: è troppo lontano dall'azione e dall'arbitro». Totti rischio influenza A Trigoria gira il virus dell'influenza. Ne ha fatto le spese in questi giorni Zotti ed oggi sarà costretto a dare forfait Chivu per lo stesso motivo. Anche Totti è alle prese con il termometro, qualche linea di febbre per lui, ma nulla di preoccupante, quindi non dovrebbe essere a rischio la sua presenza in campo contro l'Udinese. Per quanto riguarda gli undici che scenderanno in campo oggi pomeriggio all'Olimpico contro l'Udinese. Il capitano si è allenato ed è stato convocato. Per il resto ancora out Pelizzoli. È rientrato con il gruppo Lupatelli, ma non è stato convocato, mentre Montella sta seguendo il programma per il suo recupero. A questo punto Zotti sarà tra i pali con davanti una difesa formata da Zebina, Samuel e Panucci, un centrocampo con Mancini, Emerson, Dacourt e Lima ed in avanti Totti, Cassano e Carew. Ovviamente, esiste anche l'alternativa. Se Capello decidesse per due uomini soltanto in attacco, Candela andrebbe a dare una mano in difesa e Carew si accomoderebbe in panchina, febbre del capitano permettendo.