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Totti a 360 gradi: la Roma, l'amore, la vita e i cambiamenti del suo tecnico

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«Nonno Capello ora è più buono»

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Il capitano giallorosso si racconta ai microfoni del Tg1, annuncia l'imminente matrimonio con Ilary Blasi («se non questa sarà la prossima estate...»), prenota lo scudetto e spiega come Capello sia cambiato dopo l'arrivo del nipotino. «Ora che è nonno è più buono» dice il capitano del suo allenatore al quale, ammette, di dover molto. «Noi lo rispettiamo e lui rispetta noi. Io gli devo molto, mi ha dato parecchio: è l'arrivo del nipotino lo ha trasformato anche nei rapporti con noi». La scorsa stagione è alle spalle, era stata una Roma inguardabile e il capitano giallorosso non fatica ad ammetterlo. «Quella dell'anno scorso — spiega Totti — è stata la Roma più brutta. Sarebbe stato impossibile fare di peggio. In questa stagione siamo partiti con il piede giusto, e sono arrivati tre-quattro giocatori di alto livello che hanno contribuito a cambiare l'ambiente. Nel frattempo il gruppo dei "vecchi" era tornato su buoni livelli. Così si spiega il primato della Roma». Impossibile dire quale tra questa Roma e quella dell'ultimo scudetto sia più forte... anche se Totti ha una sua teoria che parte dalle enormi diversità tra le due squadre. «Vero, diverse in tutto — attacca il numero dieci giallorosso — perché quella lo scudetto l'ha vinto, questa deve ancora vincere». Tornando al tecnico Totti spiega l'importanza di avere alla guida della squadra uno come lui. «È importante che ci sia uno come lui. Ti dà fiducia e tranquillità, ti fa crescere. Capello è molto importante per la crescita dei giovani». Sull'uscita di scena di Moratti Totti ha un'idea ben chiara: è un danno per il calcio italiano. «Moratti è amareggiato per i problemi dell'Inter — spiega il giallorosso — ma il movimento del calcio non può perdere un uomo come lui». Qualcuno dopo i due gol alla Sampdoria lo ha paragonato a Maradona e a Pelè: ma lui, come al solito, vola basso. «Non scherziamo, Maradona e Pelè hanno fatto la storia del calcio — spiega sereno Totti — e per me è una grossa responsabilità essere accostato a due fuoriclasse del genere. Loro sono tre gradini sopra tutti gli altri». Grandi responsabilità fuori dal campo, iniziative benefiche e un cuore grande così. Ma in campo ci vuole cattiveria. «Sono cattivo con quelli che lo sono a loro volta». Il libro delle barzellette lo ha reso immune alle «cattiverie» ma non nasconde di essere ancora uno di quelli che se la prendono: anche se molto meno di prima. «So di essere sempre lo stesso, un po' permaloso». Chiusura sulla donna che lo sta trasformando e lo sta aiutando a diventare un uomo completo: Ilary Blasi. «Lei mi ha trasmesso serenità — spiega Totti — e mi ha fatto crescere come uomo e come calciatore. Il matrimonio? Quest'estate ci sono gli Europei, ci stiamo pensando . Valuteremo, se non è questa è la prossima estate: diciamo che è imminente...». Se sono rose... fioriranno.

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