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Dejan all'Inter, accordo rinviato Tra le contropartite c'è Brechet

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Ieri contatto interlocutorio a margine dell'Assemblea di Lega: la società nerazzurra gioca al ribasso. Chiede uno sconto, non è disposta a garantire alla Lazio la cifra pattuita inizialmente, che oscillava tra i 5 e i 6 milioni di euro. Ieri il diggì De Mita, accompagnato dal presidente Longo e dell'Ad Masoni, s'è confrontato con Ghelfi: un giro d'orizzonte per comprendere i margini d'azione. Alla Lazio piace il giovane nigeriano Eliakwu, l'Inter nicchia. Alla fine nell'operazione potrebbe entrare (in prestito) il francese Brechet. La Lazio però spinge anche per ottenere un adeguato corrispettivo economico: altrimenti (cioè se l'offerta dovesse fermarsi a 1,5 milioni), secondo il diktat di Mancini, il giocatore potrebbe rimanere nella Capitale fino a giugno. Tra oggi e domani è previsto un nuovo contatto, quello decisivo. L'Inter s'è presa qualche ora di riflessione, la società biancoceleste aspetta. Anche perché Moratti, che rimane comunque il grande regista, ci tiene davvero a mettere insieme l'accoppiata Stankovic-Stam. È sull'olandese che convergono gli interessi principali del club milanese. E su questo punto non esistono, al momento, grosse possibilità di compromesso. L'olandese piace molto anche a Milan, che è tornato prepotentemente alla carica, e Juventus. Ieri voci d'un summit negli uffici di Capitalia tra Moggi senior, Moggi jr., Bettega e esponenti dell'istituto di credito guidati da Geronzi. Indiscrezione non confermata, ma l'interessamento dei bianconeri per Oddo e Corradi è notizia risaputa. Di mezzo poi c'è sempre Stam. Che a Moggi piace, eccome. E nel caso in cui non entrasse a breve un socio forte, la società sarebbe costretta a dismettere i gioielli per garantirsi la tranquillità a breve-medio termine. Ricucci-Ligresti-Capitalia garantiscono a oggi circa 50 milioni sui 120 milioni della ricapitalizzazione. Quindi si lavora per coinvolgere nel discorso un terzo imprenditore (si riprova con Merloni), mentre la cordata di San Marino si muove in silenzio: il gruppo, notizia di ieri, annuncerà comunque i nomi dei tre investitori rappresentati dall'avvocato Riccardi entro il 2 febbraio, 40 giorni dopo la scadenza fissata nella conferenza stampa pre-natalizia. Ieri infine il titolo ha perso il 6,08%.

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