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A Capello non interessa il titolo d'inverno ma i 3 punti all'Olimpico con la Samp Sui blucerchiati: «Sono ben organizzati, non sarà facile» (Sky Calcio 5 ore 15)

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Ma Capello cerca di tenere a freno l'entusiasmo, vuole vedere una Roma cinica e concreta perché il titolo d'inverno, per lui, non esiste: perchè non va negli almanacchi. «L'importante è solo vincere, è l'unica cosa che conta. Il resto è solo filosofia», dice sereno Capello. «Siamo in super emergenza» attacca il tecnico giallorosso che ha un solo obiettivo per la partita di questo pomeriggio all'Olimpico contro la Samp di Novellino: vincere per i tre punti. «Le squadre di testa, compresi noi — spiega Capello — stanno facendo molti punti, quindi è indispensabile non perdere il passo e fare il risultato pieno in partite come quella di domani (oggi, ndr) che, almeno sulla carta, sono favorevoli. Inutile fare tabelle di marcia, perché poi, come oggi, ti ritrovi con emergenze inaspettate». Così com'è inutile, provare a chiedergli qualcosa sulla formazione che manderà in campo: deciderà solo questa mattina. Su Montella. «Sta meglio — dice Capello — si muove con una certa abilità, calcia bene e si è allenato bene. Partirà dalla panchina, poi vedremo». Qualche segnale positivo il tecnico lo aveva visto a Perugia, dove la squadra aveva ben riscattato la sconfitta in campionato contro il Milan di Ancelotti. «Sono soddisfatto di quello che ho visto a Perugia e a Milano (Coppa Italia, ndr). Fisicamente i miei stanno bene è c'è determinazione. Sono convinto che la Roma contro la Samp sarà all'altezza del compito». Già, perché oggi all'Olimpico ci sarà l'ottima squadra di Novellino. «Ho visto alcune partite della Samp e devo dire che gioca bene. Poi lì davanti ha una coppia d'attacco ben allestita, ma noi dobbiamo giocare con la solita voglia e determinazione. Antonioli? È il portiere dello scudetto, lo saluteremo con piacere come fatto con Cafu. Sperando che il risultato sia diverso da quello col Milan». Scherza, il tecnico giallorosso, quando gli si chiede un parere sul Novellino tecnico: lui che lo ha conosciuto da giocatore. «Non mi sarei mai aspettato che Novellino potesse diventare un buon allenatore. Èstrano vedere che si arrabbia quando qualcuno dei suoi non passa la palla: lui quando giocava era uno che non la dava mai». Capello dice la sua anche sul ritorno in A della Samp, allargando il discorso sulle grandi piazze italiane. «Tutte dovrebbero avere una squadra in serie A, sarebbe una buona cosa per il calcio». Risposta simile quando qualcuno gli domanda un parere sulla vicenda-Lazio. «È una società importante ed è importante che nelle grandi città ci sia sempre la possibilità di giocare: lo dico sapendo che qualche tifoso romanista la penserà diversamente. Dobbiamo guardare al bene del calcio, è un patrimonio importante per noi che viviamo e lavoriamo in questo mondo. La Lazio uno stimolo in più per noi? No, noi gli stimoli li troviamo lo stesso». Uno sguardo al futuro in chiave Europei e mercato. «Non credo che gli Europei possano incidere sul rendimento di alcuni giocatori. Certo, le amichevoli in mezzo alla settimana si potrebbero anche evitare. Se si verificasse qualche infortunio, scoppierebbero le polemiche. Vieri? Noi in questo spezzone di mercato non prenderemo nessuno. La rosa è ampia e lui è dell'Inter». Infine una curiosità. A Fabio Capello verrà conferito martedì dalla Confartigianato il premio come «imprenditore personale dell'anno». Premio che sarebbe dovuto essere assegnato il 12 novembre scorso e poi rinviato a causa della strage di Nassirya. La serata della premiazione sarà condotta da Maurizio Costanzo.

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