Ricucci rilancia Le banche pagano
La Lazio si gioca il futuro in una mattinata piena di paure anche se ieri le banche hanno promesso di intervenire a fianco di Ricucci e Ligresti allontanando lo spettro del fallimento. I tifosi, azionisti e non, saranno presenti a questo passaggio decisivo nella storia del più antico club di Roma. Per la prima volta nessuno seguirà la squadra a Modena proprio per vigilare sulla delibera di un aumento di capitale da 120 milioni di euro che porti la società in acque più tranquille. Il quorum del 20% è una certezza e ieri Ricucci ha aumentato la sua quota (con comunicazione alla Consob) fino al 3%. Un segnale che fa trasparire la volontà degli istituti bancari (Bnl e Capitalia) di costituire dalla prossima settimana il consorzio di garanzia per la difficile operazione di salvataggio così come già era successo nello scorso giugno. Anche Ligresti scenderà in campo con Ricucci con l'appoggio delle banche per sottoscrivere una bella fetta dei 120 milioni. Poi c'è il mercato, i tifosi e non solo, tutti quelli che già nelle precedenti occasioni hanno aiutato la Lazio a uscire da una crisi finanziaria che sembrava irreversibile. Giovedì è nata ufficialmente l'Apa, l'associazione che vuole rappresentare una buona parte dei settantamila piccoli azionisti. L'amministratore delegato Masoni è ottimista sul buon esito dell'operazione che deve garantire alla Lazio l'iscrizione al prossimo campionato e il rispetto delle nuove normative-Uefa sui bilanci: «Siamo già al 24% delle azioni. Rinnovo l'appello a tutti gli azionisti a partecipare all'assemblea». Sul piano Baraldi ancora incertezza sulle adesioni dei giocatori, ma c'è una timida apertura. Per ora solo Cesar ha detto sì (il brasiliano si è anche impegnato a sottoscrivere 650.000 euro dell'aumento di capitale), si spera che entro poche giorni arrivi qualche altro ok per risparimare qualche altro milione di euro. Ancora nessuna certezza dalla cordata di San Marino che ieri, attraverso l'avvocato Riccardi, ha ribadito la volontà del suo gruppo di prendere la società, ma l'incontro chiarificatore è rimandato a data da destinarsi. Infine la Borsa, in forte calo. Alla chiusura la flessione era del 7,85% e un'azione ora vale 0,0411 euro, ma il dato non è indicativo perché i segnali sono confortanti. La volontà delle banche di andare avanti nel progetto Lazio grazie a Ricucci e Ligresti servirà a far rimanere ancora una volta gli avvoltoi a bocca asciutta. La Lazio vivrà.