COPPA ITALIA: 1-2 NELL'ANDATA DEI QUARTI DI FINALE
Lo scorso anno, sempre ai quarti, erano stati gli umbri ad avere la meglio grazie ad un Miccoli in stato di grazia. Stavolta il piccolo bomber salentino è dall'altra parte, mentre il suo ex allenatore Cosmi può testare i nuovi acquisti che Gaucci gli ha messo a disposizione. L'obiettivo primario è la permanenza in serie A, quindi in coppa spazio agli esperimenti: buona la prova di Manfredini dopo due anni di latitanza tra Lazio, Osasuna e Fiorentina; bella personalità di Scandurra in mezzo al campo (ma molto meglio Giandomenico nella ripresa), e discreta anche la prova di Zerbini in avanti. Ma al Perugia manca sempre qualcosa, forse quel quid che l'esperienza di Ravanelli, in tribuna ieri ma pronto a esordire domenica, potrà dare alla squadra umbra. La Juve invece, pur in perfetta versione saldi (molti titolari lasciati a casa), non tradisce la sua indole e colpisce appena può. Nella fattispecie, al 45', dopo un primo tempo poco eccitante: punizione di Miccoli, Legrottaglie in mezzo all'area inzucca bene, ma Pardini si oppone. Lo stesso Legrottaglie si fionda sulla respinta del portiere, rimette in mezzo e Zalayeta, in anticipo su Do Prado, segna l'1-0. Nella ripresa il Perugia si riversa in avanti alla ricerca del pareggio. Al 7' Giandomenico scambia con Grosso e crossa per Zerbini, che di testa colpisce la traversa. Al 21' il gol degli umbri: bella veronica di Giandomenico al limite e profondità per Fusani; l'assist del centrocampista trova pronto alla battuta Manfredini, lasciato colpevolmente solo da Thuram. Il Perugia migliora, Lippi inserisce Camoranesi e la mossa è vincente: proprio l'italo-argentino crossa all'89' per Di Vaio che non sbaglia l'incornata del 2-1. Un minuto dopo Giandomenico sfiora il nuovo pari, ma il suo tiro è alto di poco. Finisce così, il Perugia ancora non vede la luce.