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«Ospitiamo in Italia la nazionale irachena»

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«Il terrorismo può essere sconfitto. Ma non bastano le armi: c'è bisogno di molti strumenti, come il dialogo, la comprensione ma anche lo sport. Magari non per sconfiggere il terrorismo di oggi ma sicuramente quello di domani». Pescante lancia la sua sfida al mondo dello sport proponendo di utilizzare l'anno delle Olimpiadi come occasione di rilancio e ricostruzione della società irachena «esattamente come faceva Atene quando imponeva la pace olimpica» a tutta la Grecia. «La ragione stessa dello sport, d'altronde» continua il sottosegretario «è quella di abbattere le barriere di lingue, di razze, di religione o di sesso». Pescante annuncia «che sono in corso contatti con le autorità per allenare la nazionale irachena in vista dell'Asian Cup che si svolgerà in Cina a giugno».

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