di OSCAR OREFICI ADESSO è ufficiale: Rubens Barrichello correrà con la Ferrari fino a tutto il 2006.
Sul fatto, poi, che il contratto, in scadenza alla fine della stagione che sta per avere inizio, venisse prolungato non sussisteva il benché minimo dubbio, considerando quanto la scuderia del Cavallino tenga alla stabilità, al mantenimento dei delicati equilibri all'interno della squadra. Con questo ultimo tassello, tutto il gruppo dirigente, compresi Schumacher e Barrichello, è stato confermato sino al 2006, anno fatidico, in quanto da quella data probabilmente avrà inizio una nuova era per il reparto corse più vincente che sia mai esistito. Inutile, però preoccuparsi del futuro prossimo, visto che si prospetta un triennio capace di regalare ancora enormi soddisfazioni alle sterminate falangi di fans della Rossa. Barrichello, eterno ragazzo, a volte sin troppo entusiasta, ha bagnato la comunicazione delle Ferrari con parole che più ottimistiche non avrebbero potuto essere. «Il mio sogno — ha detto — è di superare Schumacher e vincere il titolo mondiale», denunciando la volontà di sbarazzarsi dello scomodo ruolo di scudiero. A prescindere dai termini contrattuali, ovviamente top secret, ma che la logica suggerisce di rispetto delle prerogative di Schumi, non gli sarà facile lanciare il suo guanto di sfida. A Rubinho, infatti, la Ferrari non chiede il titolo, bensì di continuare ad essere un fedele gregario, decisivo come lo è stato nel 2003 sia in Inghilterra, sia in Giappone, quando la sua vittoria ha messo a riparo da qualsiasi sorpresa Schumacher nel Gran Premio in cui si è faticosamente laureato Campione del Mondo per la 6ª volta. Sulle doti di Barrichello molto si continuerà a discutere e non pochi avrebbero preferito che a Maranello si fossero lasciati una porta aperta per affiancare a Schumi dal 2005 un pilota con prospettive proiettate verso il futuro. Finora, comunque, le scelte delle scuderia si sono sempre rivelate giuste e, quindi, vanno rispettate. Chi ha dovuto inghiottire un boccone amaro è stato senza dubbio Giancarlo Fisichella, da quest'anno alla Sauber e anche collaudatore della Ferrari. In fondo al cuore, aveva senza dubbio nutrito la speranza di riuscire ad approdare a Maranello se nei mesi a venire fosse riuscito a convincere Montezemolo e Todt. Comunque, ha assorbito con disinvoltura la conferma di Barrichello, dichiarando di non essere deluso e che, avendo 31 anni, ha ancora tempo davanti a se per aspirare ad un volante di un team di vertice. Uomo di buon senso, Fisico non si è tradito neppure questa volta.