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di TIZIANO CARMELLINI A MILANO con la Roma delle riserve, senza sei titolari (Totti, ...

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Sono i quarti di finale, dall'altra parte ci sarà il solito Milan, ma la cosa non sembra interessare Capello che preferisce non rischiare i suoi pezzi pregiati e andrà a San Siro con la Roma 2. «Ci sarà spazio per tutti» aveva detto qualche giorno addietro il tecnico giallorosso e così è stato. Stasera sul prato del Meazza (ore 20.45 RaiUno), non scenderà la squadra che sta battendo tutti i record in campionato, ma una sua versione dimessa. Sarà così anche per i rossoneri. Ancelotti dovrebbe giocare al risparmio. «Da quello che leggo — dice Capello — anche nel Milan giocheranno quelli che non sono stati troppo utilizzati finora. Ma comunque sono tutti giocatori importanti, la squadra sarà competitiva. E vincere a San Siro è sempre bello quanto difficile. Sono convinto che faremo un'ottima partita, lo sento». Capello non vuole sentir parlare di rivincite col Milan e cerca di non perdere di vista il suo obiettivo primario: lo scudetto. «Le sconfitte vanno analizzate e accettate — attacca il tecnico — il Milan in campionato ha vinto con merito perché ha giocato meglio, ma va anche detto che noi abbiamo fatto la peggior partita stagionale. Ma credo che le squadre in testa alla classifica siano più o meno sullo stesso piano. Non ci sentiamo inferiori, nè superiori. E a Perugia ho rivisto la squadra che piace a me». Inutile provare a chiedergli quale rivale teme di più per la corsa scudetto. «Temo solo la Roma. Se noi giochiamo da Roma non ce ne è per nessuno e tutti alla fine dovranno fare i conti con noi. Ci manca il cinismo? Io sono soddisfatto del mio gruppo e di quello che abbiamo dimostrato finora. Direi che meglio di così non si poteva fare, in 16 giornate abbiamo già eguagliato il record di punti, con la miglior difesa e il secondo attacco. Se giochiamo come sappiamo, con convinzione e determinazione, la nostra qualità fa la differenza». Gaucci si è lamentato per l'arbitraggio di Tombolini ed è pronto a ricorrere alla giustizia ordinaria. «Credo che Tombolini abbia arbitrato bene — commenta Capello — e non perché ci abbia favorito, anzi anche noi ci siamo lamentati nel primo tempo. Ha sbagliato qualcosa e Gaucci forse ritiene che abbia commesso degli errori a suo danno». Chiusura del tecnico giallorosso sull'imminente partenza di Davids alla volta della Spagna: destinazione Barcellona, anche se si parla di un suo possibile ritorno a Roma? «Dipende da lui. È un grande giocatore, un ottimo rinforzo per il Barça. Per l'Italia... sarebbe meglio non perderlo di vista». La formazione Senza sei titolari, Capello ha poche certezze. Una è Candela. «Giocherà» ha detto il tecnico alla vigilia garantendo la presenza del francese, così come Delvecchio che ha dato segnali positivi già da qualche giorno e «avrà spazio dal primo minuto». L'altra certezza è l'assenza di Montella, che Capello ha nuovamente bocciato. «Non è convocato, perché non è pronto» ha chiuso l'argomento seccamente Capello: non dicendo tutto. Già, perché il tecnico sembrerebbe non aver gradito le esternazioni dell'attaccante alla vigilia del match di campionato col Milan quando si era dichiarato pronto: cosa poi smentita il giorno dopo in allenamento, quando è stato costretto ad abbandonare il campo dopo quindici minuti della partitella di fine seduta. Stasera quindi in campo una Roma rivoluzionata, con Dellas a fare il terzo in difesa assieme ai titolari Samuel e Zebina. Centrocampo tutto nuovo con De Rossi al centro in coppia con il ritrovato Tommasi, Candela a sinistra e Mancini confermato sulla destra. Qualche metro più avanti D'Agostino a fare il «Totti» dietro a Carew e Delvecchio.

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