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La Juventus vince e torna protagonista

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Dopo il successo con il Perugia, ancora tre punti per la compagine di Lippi, che seppur non incantando, supera in trasferta una coriacea Sampdoria, che prima di ieri era considerata, dopo il Milan, la squadra più in forma del torneo. Lippi deve fare ancora a meno delle magie del duo d'attacco Del Piero-Trezeguet, imballati, mai pericolosi ed entrambi sostituiti nella ripresa, ma può avvalersi di un Nedved che mette il suo zampino in tutte e due le reti bianconere. Al 16° prima vera palla-gol della partita: Camoranesi serve Nedved che a sua volta allunga per Trezeguet in area. Macchinoso il francese, che spedisce il pallone nella gradinata sud. La Sampdoria non riesce a pungere ed al 23° è punita. Ancora Nedved fugge via dopo un contrasto con C. Zenoni e calibra dal fondo un cross perfetto, che Camoranesi in tuffo, stile Gigi Riva, spedisce alle spalle di Antonioli. Grandi proteste doriane nella circostanza, per una gamba tesa del neo pallone d'oro ai danni del difensore blucerchiato. Trefoloni è irremovibile e convalida il gol. La squadra di Novellino accusa il colpo, innervosendosi molto sul finire del tempo. Complice anche l'arbitraggio della giacchetta nera senese, che in tre casi grazia altrettante entrate fallose di Appiah, Montero e Conte, che avrebbero meritato almeno il giallo. Al ritorno in campo, prima del fischio d'inizio, brutta pagina, non tanto di violenza, quanto di idiozia, firmata da uno scellerato e vigliacco tifoso della Sampdoria, che colpisce con una bottiglietta spry lanciato dagli spalti, la testa di Buffon. Il portiere si accascia al suolo, ma sportivamente, una volta medicato, recupera il suo posto tra i pali. Negli spogliatoi si apprenderà che la ferita del portiere della Nazionale è stata suturata con due punti: Buffon, comunque, sta bene e domani (oggi i bianconeri si riposano) si allenerà. La Juventus soffre nei primi venti minuti della seconda parte di gara: la Samp prende coraggio e viene premiata al 55° quando su un cross di Volpi e uscita a vuoto di Buffon, Flachi riporta in parità la partita. Seguono tre minuti di sbandamento della squadra di Lippi che è graziata al 58° da Flachi, sempre lui, abile a raccogliere un cross di C.Zenoni, ma non dotato della freddezza necessaria per raddoppiare. E nel calcio si sa, i proverbi ancora hanno ancora il loro peso. Passano sei minuti e la Vecchia Signora chiude la gara: azione magistrale, Camoranesi-Nedved-A. Conte col vecchio centrocampista puntuale nel superare l'incolpevole Antonioli. È una mazzata per Novellino che ricorre addirittura a cinque attaccanti negli ultimi minuti.

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