Il tecnico analizza positivamente la prova della squadra: l'importante era vincere
Riporta a casa una vittoria importante, tre punti che valgono il vertice, ma soprattutto la «sua» Roma. Aveva detto di aver visto la voglia negli occhi dei suoi e di essere sicuro del riscatto: detto fatto, anche se non è stata la Roma migliore. Alla fine il tecnico è sereno e soddisfatto di gara e risultato: «Giusto così, vittoria meritata. Nel primo tempo abbiamo avuto almeno due occasioni per raddoppiare. Così abbiamo sfruttate e permesso all'avversario di riprendere quota. È stato bravo Pelizzoli, almeno in un paio d'occasioni». Ma la Roma è piaciuta al tecnico nonostante abbia rischiato qualcosa più del previsto. Ma la crisi sembra allontanata. «Avevo detto di aver visto in allenamento la voglia e la concentrazione giuste. Nella ripresa - continua Capello - abbiamo gestito la gara con personalità e un grande possesso di palla. L'importante era vincere e l'abbiamo fatto. Era questa la voglia che avevo detto di aver visto negli occhi dei miei: l'allenamento non mente mai». Poi analizza la gara, le sostituzioni e l'atteggiamento dei suoi. «Emerson? Ho parlato con lui durante l'intervallo e mi ha detto che ce la faceva. Così, l'ho lasciato in campo e non mi sembra sia andato bene. Alla fine gli ho chiesto come ha fatto a sbagliare un gol così (Capello si riferisce all'azione nella ripresa quando il brasiliano ha sparato alto da due passi, ndr). Mi ha risposto che non ha trovato la coordinazione per via del dolore alla spalla». Capello s'è infuriato con i suoi per i «soliti» errori di distrazione a palla ferma. «Sì, due volte: stavamo per ripetere quello commesso contro il Milan». Nega di aver fatto pre-tattica quando alla vigilia aveva svelato di voler puntare ancora sul tridente, mandando poi in campo un 3-5-2. «Non l'ho mai detto. Non ho mai detto che avrei giocato col tridente. Perchè un centrocampo a cinque uomini? Perché faccio la formazione in base agli avversari. Il Perugia di Cosmi gioca con Zè Maria e Grosso che spingo sulle due fasce e volevo bloccarli. Mi sembra che ci siamo riusciti. Cassano? Ha fatto il suo. Ottimo Kalac». Su Chivu. «Si è fatto male dopo 7' scivolando vicino alla panchina: ha sentito un fastidio, speriamo che non sia nulla di grave». Qualcuno gli chiede quanti punti serviranno quest'anno per vincere lo scudetto. Capello è realista: «Nel girone di ritorno ci sarà un'inevitabile flessione, perché non si può andare a questa folle velocità fino in fondo. Le coppe si faranno sentire. Noi per esempio adesso giocheremo un partita ogni tre giorni, due volte ancora con il Milan». Non crede che Lazio e Inter abbiano perso il treno scudetto, ma anche su questo non fa sconti. «Credo al potenziale delle squadre, anche se averne tre davanti non è poco: tanto più se due sono Milan e Juventus».