Emerson, un passo avanti
In realtà Emerson e il suo procuratore Gilmar Veloz di trattare non ne volevano nemmeno sentir parlare. Almeno fin quando non veniva pagato al giocatore il «regresso». Così è stato e Sensi ha dato mandato di saldare l'importo (circa due milioni di euro) lunedì mattina: arretrati fino al 30 giugno. Parte così la trattativa vera e propria con il brasiliano per il rinnovo del contratto. Nell'incontro di ieri a Trigoria, presenti Sensi e il ds giallorosso Baldini, la Roma ha dato così l'atteso segnale d'apertura. La società cerca di trattenere Emerson che adesso dovrà fare le sue scelte e dimostrare quanto vuole davvero rimanere alla Roma. Già, perché sul fronte rinnovo le due parti sono ancora abbastanza distanti: poco meno di un milione di euro le dividono. Sensi ha rassicurato il giocatore, ma gli ha anche fatto capire che lui, come tutto l'organico giallorosso, dovrà sottostare all'inevitabile riduzione degli ingaggi. Ma, soldi a parte, Emerson vuole avere delle certezze tecniche. Vuole sapere cioè, se la Roma ha intenzione di costruire anche per il futuro una squadra in grado di vincere o se c'è all'orizzonte un ridimensionamento. Tra qualche giorno nuovo incontro. Intanto, probabilmente martedì sera a Milano, si inizierà a discutere il rinnovo di Zebina. L'incontro tra il francese, Baldini e il procuratore Branchini (che risiede a Milano), potrebbe avvenire la sera prima dell'incontro di Coppa Italia contro il Milan a San Siro. Tiz. Car.