A Chievo e Udinese basta un punto
Le migliori occasioni alla fine sono del Chievo ma sul piano del gioco la squadra di Spalletti ha messo in evidenza le cose migliori e forse recrimina per il risultato. Il Chievo allunga l'imbattibilità della porta salita a 378 minuti ma ad onor del vero la squadra veneta ha perso le sue prerogative: non affronta più l'avversario senza timore, guardandolo dritto in faccia e ne deriva così una manovra meno spettacolare. Partita lenta con le squadre che giocano a ritmi bassi. La manovra del Chievo è prevedibile e scontata, gli esterni Semioli e Santana non sfondano e le punte non la vedono mai. L'Udinese gioca meglio palla a terra anche perchè ha Jorgensen che fa sempre la cosa giusta. Emozioni ridotte ai minimi. Nella ripresa il Chievo ha subito una grande occasione: tiro di Perrotta da fuori, De Sanctis in tuffo non trattiene e Cossato batte a colpo sicuro, sulla linea respinge Bertotto. Nel finale il Chievo è ancora più in affanno: Jancker al 46' gira male di testa, poi Pazienza di controbalzo impegna Marchegiani, l'Udinese ci prova fino all'ultimo ma finisce senza reti.