DOVEVA essere il giorno del rinnovo del contratto di Emerson, ma bisognerà ancora attendere.
Dunque ancora un rinvio, di quelli che ancora mantengono in bilico la permanenza del brasiliano nella capitale. Insomma c'è un problema e per capire da dove nasce, c'è bisogno di tirare in ballo un paio di parole pò troppo di moda negli ultimi tempi: arretrati e garanzie. Proprio così, Emerson a suo tempo, ad integrazione dell'accordo con la Roma, ha anche firmato un contratto per tutelarsi in fatto di diritti di immagine. Di questo, al momento, rimarrebbe solamente l'autografo del giocatore in calce al documento ma di concreto (svariati milioni di euro), ancora nulla e ieri, dopo qualche ora di chiacchierata le parti non sono riuscite ad arrivare a una soluzione. Poi ci sono altre garanzie, quelle per il futuro. Emerson, infatti, vorrebbe anche sapere quale saranno i prossimi passi della società, questo per essere sicuro di un futuro all'insegna della solidità economica e manageriale. E proprio per questo, nella riunione odierna, potrebbe partecipare anche il presidente Sensi per dare ulteriori spiegazioni a Veloz. Il brasiliano comunque più volte ha espresso il suo volere di restare, ma ha anche detto che non dipende soltanto da lui e che gli accordi vanno fatti insieme. Il Chelsea di Abramovich, Inter e Milan sono pronte a sferrare l'assalto decisivo. Senza contare altri club di mezza Europa che farebbero carte false per averlo tra le proprie fila. Intanto il Palermo ha deciso di trasformare il debito della Roma in giocatori. Il club rosanero è infatti creditore di 7,8 milioni di euro di debiti lasciati dalla gestione Sensi del Palermo. Ora Zamparini torna all'attacco e ha offerto a Sensi di trasformare il debito in giocatori. Il Palermo ha chiesto l'altra metà di Pepe (attaccante ora in Sicilia ma in comproprietà con i giallorossi), Aquilani (in prestito alla Triestina), la metà giallorossa di Chiellini (in comproprietà con il Livorno) e il sedicenne attaccante Cerci, promessa della primavera della Roma. Luc. Col.