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PARMA — «Al termine del campionato la società Parma Calcio sarà ceduta perchè non rappresenta un asset strategico».

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Il ministro ha anche autorizzato il commissario straordinario di Parmalat, Enrico Bondi alla cessione di 3 giocatori di Parma Calcio. «Ho autorizzato - ha detto Marzano - il commissario Bondi ad effettuare operazioni sul Parma Calcio per equilibrare debiti e crediti e a cedere tre calciatori». Ma intanto il pensiero di tutti (tifosi in testa) è rivolto all'assemblea dei soci convocata per oggi che dovrebbe portare alla nomina del nuovo consiglio d'amministrazione e all' indispensabile ricapitalizzazione (attraverso la conversione in conto capitale di parte dei debiti della società gialloblù nei confronti di Parmalat) che consentano di spazzare via le nuvole più minacciose tra le tante che si sono addensate sul cielo del Parma in queste ultime settimane. Le dimissioni di quel che resta del vecchio cda capeggiato da Stefano Tanzi e comprendente la sorella Francesca e i cugini Paolo Tanzi e Alessandro Chiesi, che contrariamente alle previsioni non sono state rassegnate mercoledì, arriveranno oggi subito dopo l'approvazione del bilancio e la ricapitalizzazione. Dopodichè sarà il nuovo «azionista di riferimento», ossia il pool del supercommissario Enrico Bondi, a nominare i nuovi soci e a prendere le prime decisioni urgenti. Per quanto riguarda la presidenza, resta in piedi l'ipotesi Arrigo Sacchi (per il quale potrebbe però prefigurarsi un incarico meno «appariscente»), mentre risulterebbe poco percorribile quella che porta a Luca Baraldi.

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