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UN SOGNO, capace di accendere la fantasia di moltissimi tifosi: portare Roberto Baggio alle Olimpiadi di Atene 2004.

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A rilanciare l'iniziativa, promossa nei giorni scorsi con una risposta plebiscitaria dal sito www.roby-baggiofanclub.com, è il sindaco di Caldogno, il paese vicentino che ha dato i natali al Codino, Costantino Toniolo: «L'affetto che questa comunità prova per Baggio non deriva solo dalla straordinaria carriera sportiva del campione: assieme ai suoi successi, ai premi, ai gol, ha portato il nome di Caldogno nel mondo, dando lustro alla città e offrendo ai giovani un modello positivo da imitare. Un merito per il quale vogliamo ringraziarlo, sostenendo l'idea di Baggio nuovamente in azzurro». Tiepida la reazione del ct dell'Under 21 Claudio Gentile. «Un pò per scaramanzia, un po' perchè mi sembra giusto così, non amo parlare di obiettivi ancora da raggiungere: dunque, non posso rispondere alla domanda su Baggio alle Olimpiadi. Mettiamola così: ora penso agli Europei, dei Giochi cominceremo a ragionare da giugno». Gentile, convinto sostenitore della teoria che chi ottiene una qualificazione ha il diritto di «giocarsi le proprie carte fino all'ultimo», resta cauto sulla possibilità di un fuori quota da portare ad Atene, in caso la sua nazionale Under 21 si qualificasse per le Olimpiadi. Ma il tecnico degli azzurrini, ex difensore della Juve e della nazionale, sa bene che quel «ne riparliamo a giugno» non farà certo da freno al coro di appassionati che chiede di portare Baggio al torneo olimpico, ora anche attraverso un sito internet: «Fastidio per una campagna a favore di Baggio? No, davvero non ne posso provare - precisa Gentile, dopo aver dato dimostrazione di non aver dimenticato l'arte del catenaccio - L'unica cosa che ci tengo a dire è che in questo momento penso esclusivamente all'Europeo. La qualificazione ai Giochi non è stata ancora raggiunta, perciò da parte mia fare nomi sarebbe superfluo, anzi addirittura non positivo. Non ho mai parlato, nella mia carriera, di obiettivi che non avessi già raggiunto». Per di più, Gentile sa che su Baggio pesa l'incognita dell'addio a fine stagione. «Ho letto la sua dichiarazione: non so cosa farà a giugno, ma qualunque sua decisione va rispettata. Non mi permetto di giudicare se debba smettere o no. Non contano le gambe che fanno male o le giocate in campo, ma solo la volontà del calciatore. Capita a tutti quelli che hanno giocato, arriva un momento in cui dici basta..».

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