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San Marino, la cordata incontra la Lazio

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Nei prossimi giorni summit con Capitalia, Ricucci e Ligresti. Piano-Baraldi, squadra in attesa

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Il primo contatto informale, tra la società e incaricati del gruppo rappresentato dall'avvocato Maurizio Riccardi, c'è stato ieri a Formello. Un confronto di un'ora nel centro sportivo biancoceleste per illustrare il progetto e sondare l'apertura della società, che tra nove giorni dovrà deliberare un vitale aumento di capitale da 120 milioni di euro. La linea del gruppo rimane invariata: rilevare il controllo totale del club. La Lazio ha invece mostrato potenziale apertura nei confronti dell'ascesa sanmarinese, dietro la quale si cela l'Ubs di Zurigo (Ernesto Bertarelli) e il Monte dei Paschi di Siena, gli istituti chiamati a supportare l'azione di tre investitori che entreranno nel capitale sociale (probabilmente con la stessa quota). Per questo nelle prossime ore potrebbe esserci un summit con gli attuali azionisti, Capitalia, Ricucci e Ligresti. Insomma la cordata stringe i tempi e squarcia il velo d'omertà che regnava in casa-Lazio fino a ieri. L'obiettivo è quello di svelare «concretezze» entro la fine del mese, magari prima dell'assemblea degli azionisti del 17 gennaio al Warner Village, quando anche i tifosi (che si sono dati appuntamento prima della riunione societaria) scenderanno in piazza per chiedere certezze a Capitalia sul futuro del club biancoceleste. La cordata s'è già mossa sul mercato borsistico, «in ossequio alle regole dettate dalla Consob», rastrellando una quota importante del capitale sociale, attraverso più società distinte. Con l'organo di controllo è in atto un braccio di ferro che conoscerà altri sviluppi nei prossimi giorni. Con la Lazio, invece, il discorso è ancora aperto. Anzi s'è appena aperto. Gli investitori sono ormai pronti a uscire allo scoperto, ma solo dopo aver chiarito i rapporti di forza con l'attuale proprietà, rappresentata dall'istituto di credito guidato da Geronzi. La dirigenza biancoceleste svolgerà un ruolo di raccordo, di mediazione. All'orizzonte un aumento di capitale da 120 milioni: in attesa della certezza sul raggiungimento del quorum (servirà il 20%) il club, che è alla ricerca di investitori, potrebbe aver trovato ufficialmente la chiave di lettura decisiva. I tifosi di certezze, come i giocatori. Che non hanno firmato la proroga al piano-Baraldi e sono orientati ad attendere fino al 17 gennaio, il giorno della verità. In ballo ci sono circa 11 milioni di euro: la dirigenza ha proposto di attendere i responsi dell'aumento di capitale. Nel caso in cui la ricapitalizzazione venisse sottoscritta dal mercato i giocatori riceverebbero la cifra cash. Considerazione, potenziale, derivata: la Lazio non sarà supportata da un consorzio di garanzia, che garantirebbe automaticamente la copertura dei 120 milioni.

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