Del Piero lancia la rincorsa scudetto «D'ora in avanti si fa sul serio»
Anche Alessandro Del Piero, dopo la vittoria stiracchiata contro il Perugia e soprattutto il risultato di Roma-Milan, rilancia le ambizioni scudetto della Juve. «Per cominciare - il punto del numero 10 bianconero, dal suo sito - una vittoria in casa che, insieme con la sconfitta della Roma ieri sera, rimescola un pò le carte in vetta alla classifica. Un palo su punizione al rientro nel nuovo anno non è il massimo - prosegue Del Piero - ma la forma c'è: l'anno è appena cominciato, d'ora in poi si fa (ancora di più) sul serio». Alessandro Del Piero, come tutta la Juventus, non si esalta per la sofferta vittoria con il Perugia, manda il messaggio dal proprio sito ai tifosi e si rituffa insieme ai compagni nel lavoro del campo. Lo spirito è quello di una ritrovata fiducia, con la consapevolezza che le chanche scudetto sono più che intatte. La gioia più grande l'ha data il Milan, impedendo la fuga della Roma, con un risultato che «rimescola tutte le carte nell'alta classifica», come dice Del Piero. Non sono dunque tempi di trionfalismi, visto che la squadra non è sembrata affatto in progresso. Lippi aveva raccomandato di pensare solo al Perugia, temendo che si considerasse scontata la vittoria. Ha fatto benissimo, perchè una Juventus come quella vista domenica non può ancora aspirare a duellare alla pari con le due regine del campionato, ma solo pensare a migliorare. Il tecnico si è affannato a difendere Del Piero e Trezeguet, dicendo che li aveva «visti molto bene entrambi», ma dalla tribuna la visuale è stata assai diversa. Se Lippi punterà sulla coppia titolare per recuperare punti prima dello scontro diretto, dovrà fare lavorare di più i due, perchè la loro reattività sul piano atletico non è ancora sufficiente. Stesso discorso per il centrocampo, dove però c'è anche qualche problema di natura tattica e si attende comunque il recupero di Tacchinardi per domenica a Genova. Maresca sulla fascia non ha convinto, perchè sembra troppo limitato nella visione di gioco e non ha lo scatto di Camoranesi (almeno quello migliore), mentre l'Appiah attuale è un giocatore dall'identità nebulosa: non recupera palloni come faceva Davids e non ha lo spunto in più in area che l'olandese non possiede e che proprio per questo lo ha spesso fatto preferire a lui. Sulla difesa invece si potrà fare una diagnosi più completa quando avranno recuperato Legrottaglie, Thuram e Iuliano: per ciò che si è visto domenica, sono da mettere nel conto non pochi brividi.