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Sheva unica punta, Tomasson out

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Alle già assortite e note assenze dei giorni scorsi, si sono aggiunte ieri quelle di Ambrosini, a causa di uno stato influenzale e del danese Jon Dahl Tomasson, sofferente per un dolore intercostale. Ora Carlo Ancelotti dovrà affidarsi a una formazione dalle soluzioni ovvie. Nella rifinitura di ieri mattina, il tecnico rossonero, dopo la fase atletica, ha provato diverse soluzioni tattiche. Se, l'allenatore, sembrava in un primo momento orientato a schierare le due punte, per evitare di lasciare il solo Shevchenko in balia della retroguardia romanista. Un atteggiamento sicuramente più spavaldo e aggressivo, a dispetto di una protezione maggiore in difesa. Ora, invece, dovrà necessariamente schierare un 4-3-2-1 con due mezze punte dietro al solo Shevchenko. Dida, quindi in porta. Linea difensiva a 4 con Cafu e Pancaro sulle fasce, Costacurta e Maldini centrali. A centrocampo, Pirlo davanti alla difesa, con Gattuso e Seedorf intermedi. Dietro l'ucraino, Rui Costa e Kakà a supporto, con il brasiliano che, chiaramente, si proietterà sovente in attacco. La posizione dell'ex fantasista del San Palo sarà infatti il vero enigma per Capello, considerato che tenterà di lasciare il meno possibile punti di riferimento alla retroguardia giallorossa. Per Rui Costa, invece, la maglia da titolare ha quasi il sapore della sorpresa, visto e considerato che a ieri mattina (stante la disponibilità di Ambrosini e Tomasson) non sembrava davvero in predicato di giocare. Per la panchina, il solo Borriello sarà l'unico attaccante a disposizione di Ancelotti. Tra i convocati, anche i primavera Taddonio (terzo portiere) e il centrocampista Abbate. Le due defezioni vanno ad aggiungersi a quelle di Kalazde, Nesta, Abbiati e Inzaghi.

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