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«Dovete fermare Totti e Cassano»

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Carlo Ancelotti, contrariamente alle sue abitudini, non si presenta con la tuta sociale rossonera ma vestito a nuovo per la conferenza stampa alla vigilia della partitissima dell'Olimpico. Elegante e «nervoso», ma è proprio questo stato d'animo che dà al tecnico milanista sicurezze per domani. «Sono ottimista e questo ottimismo me la danno la tensione che vedo nei giocatori e il nervosismo che sento dentro». Per il Milan la supersfida ai giallorossi inizia male, dovendo rinunciare a Nesta, Inzaghi e ad Ambrosini. Ancelotti ne prende solo atto ma pensa ad altro: «La mia preoccupazione è quella di fermare Totti e Cassano e poi cercare di imporre il nostro gioco. Andiamo a giocare una partita difficile contro una squadra forte, ma siamo fiduciosi, non ci sentiamo sfavoriti e non abbiamo timori reverenziali. Sono partite che sentiamo e che vogliamo giocare al meglio». Senza Nesta, e anche Kaladze, cambierà il modulo difensivo? «No, giochremo nello stesso modo». E senza Inzaghi, Ancelotti come giocherà in attacco? «Con due attaccanti, domani giocheremo con due attaccanti». Quindi fuori uno tra Rui Costa e Kakà o addirittura tutti e due? «Ultimamente ho provato Rui e Kakà come attaccanti, ma quando non ha giocato Inzaghi ha sempre giocato Tomasson». Per chi è più importante Roma-Milan? «Per tutti e due, noi vogliamo rimanere attaccati alla testa della classifica e se possibile raggiungerla. Moralmente stiamo bene, le ferie in tal senso sono servite». Dal 1996, con Totti schierato dal primo minuto, il Milan non ha più vinto a Roma in campionato; ci sarà una marcatura particolare per il capitano romanista? «No, solo un attenzione particolare alla zona del campo che occupa, perchè marcare a uomo non è nelle nostre caratteritiche». La Roma ha un punto debole? «Tutte le squadre ce l'hanno. Certo, la Roma è una squadra che sa giocare di qualità e sa soffrire, l'unica cosa che possiamo fare è cercare di giocare al meglio senza pensare all'avversario». Quanto merito ha Capello nel grande inizio di stagione dei giallorossi? «Tanto, perchè veniva da un'annata non brillante e con pochi innesti ha ottenuto grandi risultati». Il calo del Milan ha coinciso con l'assenza di Nesta, non è stato un errore portarlo a Yokohama? «Nesta è un giocatore importante e per sopperire alla sua assenza dobbiamo giocare tutti bene, a dicembre non ci è riuscito. In Giappone l'ho portato perchè ero convinto che potesse giocare, così come aveva giocato contro l'Empoli». Carlo Acelotti, ex giallorosso, che ricordi ha delle partite a Roma da avversaro? «Ricordo tutte le vittorie, molto bella è stata l'ultima, quella in Coppa Italia. Bella e importante». Chiusura con una considerazione sul cosiddetto doping amministrativo. Ancelotti non fa riferimenti alla Roma e non fa polemiche, solo un augurio: «Io più che pensare, mi auguro soltanto che le regole vengano rispettate e il calcio possa essere un esempio di produttività, serietà e legalità. Adesso si sta cercando di farlo, bisogna dare un termine di rientro perchè tutti possano partire alla pari».

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