di LUIGI SALOMONE DOPO tre vittorie consecutive la Lazio vuole calare il poker per rilanciarsi ...
Per qualche ora si penserà solo alla Reggina di Camolese, alla sfida del Granillo (ore 15, Sky4) che nasconde tante insidie per il valore dell'avversario e per le assenze biancocelesti, una costante in questa stagione. Stankovic e Negro, gli ultimi di una lista ancora una volta lunga, hanno alzato bandiera bianca. Il serbo è stato messo ko dall'influenza, il difensore da un problema muscolare. E così Mancini è dovuto ricorrere al primavera Melara convocato all'ultimo istante. Il baby dovrebbe andare in tribuna ma potrebbe anche entrare nella lista dei diciotto nomi da presentare alla lista di Collina. Formazione obbligata con una panchina senza grandi alternative di gioco per il tecnico che ieri ha provato lo stesso a distribuire ottimismo alle legioni biancocelesti: «Mancano tre partite - dice Mancini - con 9 punti chiuderemmo a quota 37. Facciamo però un passo per volta, pensando a vincere contro la Reggina. I conti li faremo dopo la diciassettesima giornata. è molto tempo (dal 1999, ndr) che la Lazio non vince la prima partita dell'anno. Speriamo che con la Reggina sia la volta buona: non sarà facile, anzi sarà dura, perchè i nostri avversari hanno 4-5 elementi di qualità che potrebbero tranquillamente giocare in squadre di vertice». Naturalmente le assenze avranno un peso importante nell'economia di una partita per certi versi indecifrabile: «Ci mancano diversi infortunati e influenzati. Mi auguro di recuperare tutti, o quasi, in una decina di giorni. È questo che mi preme, altro che mercato. Le altre squadre non hanno avuto tutti i problemi fisici che sono capitati a noi, purtroppo questo è stato un guaio». Stankovic non ci sarà ma il tecnico spende lo stesso parole per il suo pupillo al centro di un intrigo di mercato: «Dejan deve cercare di convivere con questa situazione e pensare solo al campo e alla sua vita privata. Il periodo che sta vivendo potrebbe rafforzarlo caratterialmente. Comunque con l'Inter ha fatto un'ottima partita». Pochi riferimenti alla supersfida dell'Olimpico, Mancini è concentrato sulla Reggina: «Dobbiamo pensare ai fatti nostri. Non saprei dire chi è la favorita, vedo un grande equilibrio fra Roma e Milan, ma in ogni caso non si può parlare di partita decisiva: mancano ancora 20 giornate, il campionato è lungo. La crisi del Parma? Ci siamo passati anche noi, li capisco e faccio loro i migliori auguri». La formazione, come detto, è obbligata: Peruzzi sarà tra i pali dopo l'infortunio rimediato contro la Juve e le due assenze contro Ancona e Inter. Stam ha recuperato e andrà ancora una volta a destra con Mihajlovic e Couto coppia centrale e Favalli sulla sinistra. A centrocampo Giannichedda sostituirà Stankovic assicurando alla squadra una migliore copertura difensiva mentre Liverani e Albertini avranno il compito di regia ma anche di aiutare la difesa quando Camolese libererà il tridente Cozza-Bonazzoli-Di Michele. In avanti Mancini presenterà Fiore e Muzzi a sostegno di Corradi. Le alternative non ci sono, gli altri stanno a letto con la febbre oppure a casa con sedute di fisioterapia prenotate per la prossima settimana. La storia si ripete, ma la banda Mancini vuole superare anche le avversità che la sfortuna si diverte a mettere sulla sua strada.