di DANIELE DI MARIO ROBA da non crederci.
Mai, dopo i fasti del '95 (l'anno in cui Tomba vinse Coppa del Mondo, coppa di gigante e coppa di slalom, Runggaldier trionfò in quella di superG e Ghedina arrivò secondo in quella di discesa) e, in generale, dopo l'addio all'agonismo del bolognese, lo sci italiano aveva assistito a una così stupefacente continuità di risultati. E se la squadra di gigante ha fatto capire a tutto il Circo Bianco di che pasta sono fatti i nostri ragazzi (su tutti, Simoncelli, Blardone, Rieder, Schieppati e Molegg, senza dimenticare il polivalente Fill), altrettanto sta facendo la squadra di slalom. Ieri, nel terzo speciale stagionale, Giorgio Rocca ha conquistato un buon terzo posto. Lo slalomista di Livigno in tre gare ha centrato due podi e un quarto posto, segno di una maturità ormai acquisita dopo le delusioni del '99 e la rinascita dello scorso anno. E' davvero un peccato che l'azzurro non sia andato oltre la terza posizione, anche perché il secondo classificato, l'austriaco Pranger, ha fatto meglio di soli due centesimi. Praticamente inarrivabile, invece, il vincitore, il finlandese Kalle Palander, che ha trionfato in 1'42''24 e, grazie al successo ottenuto ieri nello slalom di Flachau, terra natale di Hermann Maier, ha agguantato la terza posizione nella classifica generale di Coppa del Mondo, guidata proprio da Maier, ma che vede racchiusi in appena 80 punti ben 5 atleti, tra cui anche Raich (ieri 4°), Knauss e Kjus. Sembra invece quasi tagliato fuori dalla corsa alla coppa di cristallo Bode Miller, che nelle due gare di Flachau non ha raccolto neppure un punto (anche ieri è finito fuori nella prima manche). Ma questi discorsi, per noi italiani, sono relativi. Quel che conta è l'ennesima dimostrazione di affidabilità della nostra squadra. Se è vero che Bergamelli ha inforcato, infatti, insieme al terzo posto di Rocca, vanno salutati con entusiasmo il 5° posto di Manfred Moellg (che sta trovando continuità sia in slalom che in gigante) e il 16° di Zardini. Per quanto riguarda Rocca, lui è diventato uno dei migliori cinque slalomisti del mondo: «Il mio sogno è vincere la coppa di slalom. Penso di poterci riuscire, visto che le gare a me più congeniali, come Wengen e Kitzbuehel, devono ancora arrivare». Male invece le donne nel superG di Megeve. Nella gara che ha presentato un podio tutto austriaco (Meissnitzer, che non vinceva dal '99, davanti a Goetschl e Dorfmeister), la migliore delle azzurre è stata la Kostner, 11.ma. La Ceccarelli solo 26.ma, a disagio su una pista troppo facile e poco ripida. Speriamo in un pronto riscatto nello slalom di oggi (ore 9 e 12). Infine, il nono posto della Paerson ha permesso alla svedese di restare leader di coppa.