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Chivu e Samuel muro invalicabile

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Fondamentale, certo, l'arrivo di Chivu: tecnica raffinata, esperienza da veterano nonostante la giovanissima età, personalità testimoniata dai galloni di capitano nella Nazionale romena. Un leader nato, insomma: prezioso, oltre che per l'apporto personale, per la crescita dei compagni di linea. Samuel (nella foto) tornato «the wall», il muro, dopo una stagione sofferta nel segno dell'insicurezza e dei dubbi. Zebina, atteso alla consacrazione sempre intravista e talvolta vanificata da qualche passaggio a vuoto mentale, figlio di una limitata fiducia da parte del tifo, o di una parte di esso. Capace di esprimere, in avvio di stagione, la sua devastante potenza atletica e di dedicarsi perfino a un mestiere poco congeniale, con il gol decisivo al Delle Alpi. Se si considera che Panucci è buono per tutti i ruoli e tutte le stagioni e che Dellas ha dimenticato un avvio condizionato in negativo dalla forzata, la difesa romanista può essere giudicata senza riserve la più solida del campionato. Sembrano dimenticati anche i dubbi su Pelizzoli: Franco Tancredi, da buon maestro, ha lavorato con uguale intensità sulla tecnica e sulla psicologia, costruendogli un grande futuro.

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