Il Foggia è in vendita, costa solo 10 centesimi. Rischio fallimento
«Al momento - spiega l'amministratore unico del Foggia calcio, Giorgio Trinastich - è stato sottoscritto un protocollo d'intesa per la cessione delle mie quote azionarie, che sono pari al 70%. Se lunedì troveremo un notaio disponibile, questo accordo, relativo alla cessione del Foggia calcio ad Antonio Vitale, in qualità di rappresentante di un gruppo di imprenditori lombardi, verrà finalmente ratificato. Da quel momento sarò fuori indiscutibilmente dal Foggia calcio e potrò dedicarmi alla mia famiglia». Pur con qualche venatura di tristezza, Trinastich sembra agognare il passaggio di consegne nel più breve tempo possibile. Ha voglia di chiudere l'avventura calcistica che gli ha procurato tante gioie ma anche infiniti problemi. «La società - continua - verrà ceduta per una somma simbolica pari a 10 centesimi di euro e permetterà il versamento nelle casse dalla società di circa un milione di euro da parte del nuovo gruppo acquirente, che servirà per il pagamento degli stipendi ai giocatori, per l' estinzione dei debiti e per la ricapitalizzazione del capitale sociale. Questo almeno inizialmente, perché, secondo gli intenti, subito dopo la prima fase, dovrebbe entrare nelle casse un altro milione di euro». L'operazione, secondo le intenzioni, dovrebbe scongiurare un fallimento che da più parte veniva dato per certo. Il protocollo d'intesa sarebbe stato siglato dopo una riunione fiume tenutasi nello studio di Corrado Magistro, legale di Trinastich. Nella prossima udienza del 9 gennaio prossimo presso la sezione fallimentare del Tribunale di Foggia, i nuovi soci dovranno presentarsi con il bilancio 2003 approvato (al momento è stata approvata solo una bozza), il ripiano delle perdite e la ricapitalizzazione. «Se verranno superate le «Forche caudine» rappresentate dall'esame del Tribunale fallimentare - ha concluso Trinastich - non ci saranno più problemi per il Foggia Calcio». Notizie queste che fanno almeno sperare i tifosi rossoneri che da giorni seguono con trepidazione le sorti della società, la stessa che per anni, sotto la guida dell'allenatore boemo Zdenek Zeman, aveva suscitato l'ammirazione di tantissimi sportivi, anche non foggiani, per il bel calcio che riusciva a esprimere. Un'avventura iniziata nel 1987, quando il «re del grano» Pasquale Casillo, patron del Foggia calcio, decise di affidare la squadra al boemo che riuscì a traghettarla dalla C1 alla A, conseguendo risultati prestigiosi e sfiorando addirittura la qualificazione in coppa Uefa. Poi, dal '93, la caduta verticale che ha portato il Foggia fino in C2, ottenendo la promozione in C1 lo scorso anno.