I NERAZZURRI PRONTI A RIPARTIRE
Ma, prima di appendere la calza al camino di Appiano Gentile, ed aspettare che la vecchina con la scopa la riempia di doni, l'Inter deve fare l'Inter, e cioè mettere in cassaforte i tre punti contro il Lecce. L'impresa non è di quelle che appaiano difficili, ma i nerazzurri dovranno guardarsi dalle scorie delle festività e soprattutto dimostrare di non aver accusato psicologicamente la battuta d'arresto subita all'Olimpico contro la Lazio nell'ultima partita del 2003 (prima sconfitta di Zaccheroni in campionato), dopo una entusiasmante serie di sei vittorie consecutive. Poi, festeggiato il nuovo anno con una vittoria, l'Inter potrà gustarsi la sfida dell'Olimpico e vedere quanto gliene verrà in tasca. Col dubbio se convenga fare il tifo per i 'cuginì, per accorciare la classifica e fermare la Roma finora implacabile, o augurarsi un pari all'Olimpico che vale comunque due punti recuperati. Capitan Zanetti non è proprio entusiasta all'idea di sostenere i colori rossoneri. «Nel campionato italiano - dice - non so cosa convenga di più. Ci aspettiamo comunque un risultato tale da guadagnare qualche punto». Intanto però i nerazzurri, da ieri tutti al lavoro davanti a 500 tifosi che sono venuti a fare gli auguri di un gran 2004, devono pensare soprattutto al Lecce. «Stiamo tutti bene e stiamo lavorando - assicura Zanetti - la sconfitta di Roma non ha scalfito il nostro entusiasmo. Dobbiamo vincere e, per ora, non guardare alla classifica ma dentro a noi stessi. Dobbiamo dimostrare subito che la sconfitta con la Lazio non ha annullato tutti i progressi e tutto il bene che avevamo fatto prima». Ci sarà anche da tenere la testa (le orecchie soprattutto) lontane dalle quotidiane voci di mercato. Dall'arrivo subito di Adriano alla partenza di Vieri, dall'arrivo di Stankovic a quello di Davids. Ipotesi che non affascinano per niente capitan Zanetti. «Sono problemi della società - afferma - e se qualcuno arriverà sarà accolto bene, ma siamo già in tanti e poi penso che sia il gruppo a fare i risultati. Nessun giocatore per quanto bravo può fare la differenza. Conosco bene Adriano e so qual è il suo valore - aggiunge - ma Cruz, Martins, Recoba e Vieri stanno facendo benissimo e credo che le alternative ci siano. Bobo poi ci tiene come noi a vincere con l'Inter». I nerazzurri insomma devono solo ripartire. «Con Zaccheroni - dice Zanetti - abbiamo cambiato soprattutto nel modulo. Adesso la squadra è più votata all'attacco e noi tutti ci crediamo di poter ottenere qualcosa di importante». Sempre che qualcuno fermi la Roma dei record. «È un'ottima squadra - afferma il centrocampista argentino - che si basa su una difesa solida e tante individualità importanti. Speriamo che cali». Al debutto di Zaccheroni, proprio contro i giallorossi, l'Inter rimediò un pareggio. Dopo, per sei settimane, nerazzurri e giallorossi hanno galoppato all'unisono vincendo sempre. «Se la incontrassimo ora? Resterebbe una partita difficilissima - sostiene Zanetti -. Roma, Milan, Juve, Lazio e pure noi dell'Inter, sono ancora le favorite, ma i giallorossi per ora sembrano i più forti».