I BIANCONERI LANCIANO L'ASSALTO ALLA CAPOLISTA
Martedì, nell'Epifania calcistica, Marcello Lippi ricomincia la caccia alla Roma dai «big», indipendentemente dallo stato di forma. E allora ci saranno in campo Del Piero (che era apparso in ripresa prima della sosta, ma bisogna verificare ancora quanto); Nedved, appiedato dall'influenza, ma guarda caso decisivo anche quando non c'è, come a Lecce; Trezeguet, che proprio a Lecce era stato relegato in panchina e poi ha evitato alla squadra la sconfitta nel finale. Ci sarebbero anche da aggiungere Ferrara e Conte, se non fosse che nei due rispettivi reparti almeno c'è una condizione particolare, mancano per infortunio e squalifica uomini chiave come Tacchinardi, Thuram, Iuliano. Fanno un passo indietro Miccoli, apparso grande contro il Parma ma rimpicciolito dall'emozione nella sua Lecce e Di Vaio, che ha di nuovo deluso proprio quando Lippi gli ha dato fiducia. Anche Maresca ha fatto un passo indietro dopo la superba prova con il Parma e Lippi è indeciso se alternarlo con Conte, rischiando di fargli perdere la convinzione e il morale che aveva accumulato nell'ultimo periodo, oppure confermarlo e metterlo però nella condizione di un vero e proprio aut aut. Insomma, è ora di ristabilire le gerarchie, per Lippi, che ha già perso Davids e non ha ancora deciso a chi toccherà quel gradino nella scala di valori della squadra, con Conte, Maresca e Appiah in ballottaggio. Di gerarchie si parla anche a scendere, perché ci sono uomini come Di Vaio e Camoranesi che hanno deluso il tecnico, nel senso di non avere mantenuto con continuità i livelli di prestazione di cui saltuariamente hanno dato prova di essere capaci. A questo proposito, il gruppo bianconero, in una sorta di patto di spogliatoio, si è dato un mese e mezzo di tempo per acciuffare la Roma (giallorossi permettendo, naturalmente), prima che torni di nuovo la Champions League, nella quale la squadra, soprattutto se in campionato è staccata, impiegherà ogni energia, considerandolo obiettivo assolutamente prioritario. Niente tabelle, ma è sottinteso che si punta a cinque vittorie contro Perugia, Sampdoria, Siena, Empoli, Chievo, per presentarsi allo scontro diretto dell'Olimpico con i giallorossi con la coscienza a posto: se poi, nel frattempo, questi ultimi avranno perso qualche punto, motivo in più per andare a giocarsi il primato. Senza dimenticare il Milan, che ha la partita con il Siena da recuperare e potrebbe portarsi a più tre sui bianconeri.