di RINO TOMMASI MI telefona un amico e mi chiede: «È vero che Agassi si è ritirato ?».
In realtà Agassi ci ha fatto sapere, attraverso una notizia d'agenzia, che intende ridurre l'attività e che vuole dedicare più tempo alla famiglia, che recentemente è cresciuta perché Staffi Graf gli ha fatto un secondo regalo, una bambina dopo il primo figlio. Comunque pare certo che Agassi giocherà l'Australian Open, anzi porterà a Melbourne tutta la famiglia. Tra i primi cento tennisti del mondo Agassi è quello che l'anno scorso ha giocato il minor numero di tornei (13) però ne ha vinti quattro chiudendo la stagione con un record di 47 vittorie e 10 sconfitte e con una percentuale (82,5) che è migliore dei tre giocatori che attualmente lo precedono in classifica. Il numero uno, Andy Roddick, ha chiuso la stagione con un record di 71 vittorie e 19 sconfitte (78,8). Gli si avvicina Roger Federer, il numero due, che ha un bilancio di 78-17 (82,1) mentre lo spagnolo Juan Carlos Ferrero, il numero tre, ha 67-21 (76,1). Se la ridotta attività lo penalizza in classifica, lo straordinario talento gli consente, com'è accaduto l'anno scorso, di rimanere fermo dieci settimane tra l'Open degli Stati Uniti ed il Masters e di essere comunque competitivo ai massimi livelli. Gli ha certamente giovato il matrimonio con una campionessa come Steffi. Barbra Streisand, sua antica fiamma, gli ha insegnato a salutare il pubblico con un inchino ma poco altro, Brooke Shields, la sua prima moglie, preferiva portarlo ad un party piuttosto che vederlo allenare. Pete Sampras, il suo grande rivale, pur avendo un anno di meno si è già ritirato da tempo, lui invece insiste. Ha superato la quota impressionante dei mille incontri giocati in gara (sono 1098, con 836 vittorie e 262 sconfitte), ha vinto otto prove del Grande Slam, anzi è uno dei cinque giocatori che hanno vinto almeno una volta i quattro grandi tornei. Arriverà naturalmente il giorno in cui smetterà davvero e, com'è accaduto per tutti i grandi campioni, lo rimpiangeremo. Agassi ha inventato un tennis nuovo. Una volta gli attaccanti andavano a rete, i regolaristi giocavano da fondo, lui è stato il primo attaccante da fondo e nelle giornate di grazia, che sono state tante, sbagliava pochissimo. Così in Australia, nel formulare i pronostici, nessuno potrà permettersi di dimenticare il suo nome.