di PAOLO DANI MILANO — Natale in Argentina, a Rosario, «con i genitori, il sole, la ...
Non manca il buonumore a Kily Gonzalez che si è annunciato alla ripresa degli allenamenti alla Pinetina con uno... scherzo, fingendosi in clamoroso ritardo, causa un più che possibile disguido sull'orario di atterraggio alla Malpensa. Kily telefonava mentre stava entrando in auto al centro sportivo in perfetto orario. Il bilancio delll'anno scorso dell'argentino è tutto sommato positivo: «Durante le vacanze di Natale mi sono rilassato spiega al sito ufficiale dell'Inter - ho rivisto il mio paese e i miei cari, mi sono divertito e riposato. Ne avevo bisogno perchè il 2003 è stato un anno davvero intenso. A livello calcistico, non è stato un anno facile, ma conserverò soprattutto il ricordo degli ultimi mesi, quelli che hanno coinciso con il trasferimento all'Inter. Tutti sanno quanto ho aspettato questa maglia e quindi possono immaginare la mia felicità». Perchè il 2003 non è stato un anno calcisticamente semplice? «Mi riferivo soprattutto agli aspetti fisici. Quando non riesci a raggiungere il massimo della forma, devi continuare a fermarti e a ripartire, senti di non aver dato tutto quello che volevi e potevi dare alla tua squadra. Per fortuna, adesso, i problemi sono risolti. Sto bene, riesco ad allenarmi bene e l'Inter mi ha ridato entusiasmo. Quando ho giocato, peraltro, credo di averlo fatto discretamente, quindi sono doppiamente soddisfatto per quello che sono riuscito a fare in questi primi mesi nerazzurri». Zaccheroni l'ha utilizzata in un ruolo nuovo: esterno sinistro di centrocampo nel 3-4-3. Sensazioni? «Positive. Primo perchè il ruolo, per me, non è nuovo: ho giocato così anche in nazionale. Le differenze, rispetto allo stesso ruolo nel 4-4-2, non sono tante: bisogna coprire interamente la fascia di competenza, ma questo io l'ho sempre fatto, ho sempre cercato di abbinare la fase offensiva a quella difensiva. Per carattere e per scelta, gioco sempre per la squadra, non per me stesso. Quando me ne ha parlato Zaccheroni, gli ho risposto sono pronto. Poi, è chiaro, serve abitudine e confidenza, ma questo nuovo ruolo non è veramente un problema. Con Zaccheroni l'intesa è buona, ci stiamo conoscendo e c'è rispetto reciproco. L'Inter di quest'anno? Abbiamo grandi traguardi, peccato per l'eliminazione dalla Champions, ma il campionato è ancora lungo».