di LUIGI SALOMONE ORMAI è un intrigo, un giallo dai contorni sempre più indecifrabili.
Nel frattempo, però, il suo procuratore Fioranelli si è accordato con l'Inter come testimoniano le parole del giocatore che, prima dell'ultima partita dell'anno, aveva dichiarato: «Vado all'Inter perché ho voglia di vincere con quella società». Una situazione paradossale con un giocatore stalunato, due società in guerra e un agente un po' troppo ingordo che ora rischia di penalizzare oltremodo la carriera del suo assistito. E la Lazio? Fino a ieri era rimasta a guardare nella speranza che veramente, ma i dubbi aumentano con il passare dei giorni, potesse riuscire a ricavare qualche milione di euro dalla cessione grazie alla disponibilità (finora solo sulla carta) dallo stesso Fioranelli. Nel pomeriggio la società biancoceleste ha rialzato la testa: «La Lazio non ha mai autorizzato altri club a stipulare accordi o a iniziare trattative con il proprio tesserato Stankovic. Inoltre ribadisce la propria stima umana e professionale per il calciatore, la cui lealtà nei confronti della società è stata ripetutamente manifestata subordinando un'eventuale cessione solo in cambio di un adeguato corrispettivo economico per il suo club». Parole giustificate solo dalla possibilità che alla fine ricavi qualche soldo dalla cessione anticipata a gennaio. In mezzo a tutti il calciatore che va in regime di svincolo, c'è proprio il giocatore amareggiato per la vicenda. Mancini continua a farlo giocare e a coccolarlo ma la sensazione che pure il tecnico sia stato tradito dall'entourage del serbo. Ora tocca a Dejan prendere in mano la situazione e decidere di fare chiarezza su una vicenda che sta diventando pericolosa per il suo futuro. La speranza per il serbo è che Moggi e Moratti trovino una via d'uscita amichevole senza far rischiare una lunga squalifica al calciatore. L'Inter rimane favorita anche se sembra difficile che Moratti paghi adesso 6 milioni di euro per un calciatore che, quattro mesi dopo, può avere gratis. La Lazio è ancora convinta di non perderlo a parametro zero (potrebbe avere a giugno il giovane difensore Pasquale), Moggi attende sviluppi pronto a bloccare una diretta concorrente esibendo il documento incriminato. Resta plausibile una terza via che si chiama estero (Manchester, Arsenal e Real). Sperando che fino a giugno il rendimento del giocatore migliori per consentire alla Lazio di raggiungere la zona Champions League.