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Griffith continua a deludere Ultimatum della società

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70-69 per i lombardi, con la squadra di Bucchi prima vicina al naufragio, poi ad un passo dalla grande impresa. Ed invece dal 66-69 Roma non è più andata a canestro. «Quando si perde per un punto — dice Davide Bonora, anima saggia della squadra giallorossoblù - sono tante le occasioni su cui si può recriminare. Ed allora io sgombro il campo. Ce l'ho con me stesso perché ero nel quintetto che ha avuto quell'approccio così molle con la gara». Bella autocritica quella di Pando che in corsa è riuscito poi, come altri suoi compagni di squadra, a cambiare registro ed essere protagonista del recupero. Chi invece ha vissuto una giornata di beato anonimato è stato Rashard Griffith. E dire che da qualche partita i segnali da parte del pivottone di Chicago erano stati importanti. Decisivo nel successo in trasferta contro il Pau Orthez, importante nella vittoria interna contro la Skipper. A Varese invece una nuova prova incolore che ha fatto riaccendere la luce dell'allarme rosso. Un taglio a breve sembra impensabile. Perché il mercato non offre alternative valide e perché il contratto di Griffith è pesantissimo. Ma di certo già dalla sfida contro Messina (si attende l'ok per l'anticipo a sabato 3 gennaio e lo spostamento al Palazzetto di Viale Tiziano) il giocatore verrà posto sotto osservazione. Dopo la sfida contro i siciliani Roma volerà a Barcellona per la prima di ritorno dell'Eurolega quindi riceverà in casa Udine. Tre tappe fondamenatali per il futuro della Virtus e del suo centro.

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