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Simoncelli sulle orme di Tomba

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Poi, finita l'epopea del grande campione bolognese, la Gran Risa non ha più avuto un padrone italiano. Nel corso degli anni qualcuno ha provato a far sognare i tifosi azzurri, invano. Sulle nevi della Val Badia, in uno dei giganti più difficili e belli del Circo Bianco, l'Italia dello sci era abituata a vedere vincere campioni stranieri. Tutto questo fino a ieri. Già, perché la maledizione si è spezzata. Otto anni dopo Tomba, uno sciatore italiano è tornato a vincere in gigante sulla Gran Risa. È Davide Simoncelli, che, dopo essere arrivato secondo su questa stessa pista sia lo scorso anno, sia nello slalom gigante disputatosi lo scorso 14 dicembre, è riuscito a salire sul gradino più alto del podio del gigante in Val Badia, battendo la concorrenza del finlandese Kalle Palander (2°) e dello statunitense Bode Miller (3°) e centrando la prima vittoria in carriera. Simoncelli, che su questa pista si trova a meraviglia, ha sciato con un'autorità da atleta consumato, disputando due manche perfette. Alla fine, anche il rivale Palander ha esortato i suoi tifosi ad applaudirlo. E Miller ha detto a Davide: «Good job, man», bel lavoro. Ma la vittoria di Davide Simoncelli, per certi versi, non ha stupito più di tanto. Certo non ha stupito il presidente della Fisi, Gaetano Coppi, che ieri nel discorso alla squadra aveva detto: «Non mi importa se si vince o se si perde, ma bisogna combattere. Voglio che lottiate con tutte le forze per il secondo posto, perché il primo è di Simoncelli». Dopo la vittoria del ventiquattrenne di Rovereto, il presidente Fisi ha confessato: «Sono stato buon profeta. Il merito di questo successo è dei tecnici e degli atleti, ragazzi eccezionali. Abbiamo la squadra di gigante più forte dei prossimi dieci anni. Sono tutti ragazzi giovani e bravissimi. Tutti campioni. Mi dispiace solo per Massimiliano Blardone, che dopo aver fatto l'ennesima grande gara, non è riuscito a centrare il podio. Che rabbia». Già, perché ieri è stata tutta la squadra azzurra a ben figurare. Ben cinque gli italiani nelle prime dodici posizioni. Blardone è giunto 4°, dopo aver rimontato dalla dodicesima posizione. Arnold Rieder è arrivato 7°, mentre Alberto Schieppati, uno dei gigantisti più giovani (ha solo 21 anni) e dai mezzi tecnici stratosferici, è arrivato 8°. Bravo anche Alexander Ploner, 12°. Nei primi trenta anche Michael Gufler, 22°. Per una volta, gli austriaci sono rimasti a guardare (Raich il migliore, 5°). Raggiante Simoncelli: «Sono felicissimo. Non nascondo di essermi sentito un po' agitato fra la prima e la seconda manche. Poi però mi sono lanciato e ho sciato come so. La nostra è una bellissima squadra, una squadra di cui sono orgoglioso di far parte. Blardone e Rieder hanno qualcosina in più di me e io spero di avere la loro continuità. Oggi sono il leader della Gran Risa, ma anche i miei compagni faranno ottimi risultati . Grazie al tecnico Flavio Roda sono migliorato tantissimo».

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