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CAPELLO PUNTA SUL CAPITANO

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Capello si gode il giusto riposo dopo il successo di Empoli e, soprattutto, dopo aver assistito alla quattordicesima giornata di campionato con il Milan bloccato in casa dall'Udinese e la Juve che inciampa sul Lecce. Tutto torna a favore della Roma ora veramente in testa alla classifica di serie A. Capello, raggiunto al telefono, se la ride, coccola il suo capitano e ammette che alla vigilia non avrebbe mai sperato in risultati simili. «La sorpresa di oggi (ieri, ndr) è sicuramente la vittoria dell'Udinese col Milan a San Siro. Nessuno lo avrebbe detto alla viglia. Ma io penso ai risultati della Roma: ho una squadra fortissima, e un Totti in grandissima forma». Come sempre il tecnico giallorosso pensa solo alla sua squadra, adesso è in vetta alla classifica in fuga solitaria e ci vuole restare. «Sono contento dei risultati positivi della Roma e in in questo momento penso solo alla mia squadra — continua il tecnico giallorosso — sono convinto che la Roma sia una squadra forte, dalla mentalità vincente. Rispetto gli avversari ma in questo momento dobbiamo pensare solo a noi stessi». Lo aveva detto in tempi insospettabili che il problema di Milan e Juve poteva essere la Champions: così è stato. «Il Milan ha pagato molto la trasferta giapponese — dice convinto il tecnico della Roma — il fuso orario, le condizioni dei giocatori. Ovvio che il recupero non è stato dei migliori, sono cose che ti devi aspettare quando fai viaggi di questo tipo». Sull'argomento Totti Capello non ammette repliche. Non si spiega ilperchè nessuno oltre confine «veda» il suo capitano. Un giocatore in uno stato di forma spaziale. «Totti è maturato, è sempre più convinto della propria forza e poi non l'ho mai visto correre come in questo momento. Adesso vuole vincere qualcosa, non solo con la squadra, ma anche a livello personale. Così trascina tutta la squadra. I premi? Davvero non riesco a capire come sia possibile che di un giocatore del genere ci si accorga solo in Italia, anzi prevalentemente a Roma. È incredibile, al suo livello c'è solo Zidane». Tiz. Car.

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