Ieri la Figc ha delineato i principi guida della prossima stagione
«Saldate i debiti entro giugno»
Per ora la federcalcio fa passare solo i principi guida: la ratifica è attesa per fine febbraio o più probabilmente per marzo, dopo che l'Uefa si sarà espressa sulle licenze per i club e che la commissione europea abbia sciolto i nodi sull'annunciata bocciatura del decreto spalma debiti che garantiva alle società di calcio di dilazionare su dieci anni le perdite. «Lo stato del calcio è meno turbolento - ha detto Franco Carraro - la normativa dettagliata la stabiliremo a febbraio perchè ci auguriamo che allora si possa chiarire la questione dello spalma-ammortamenti». Ma non ci sono solo soldi e bilanci a catturare l'attenzione: dal prossimo anno sono in arrivo novità sul fumo vietato in panchina anche in Italia e sulla prova tv, sulla quale sono allo studio eventuali correttivi da confrontare con le norme degli altri paesi. Solo un primo passo quello fatto ieri dal consiglio federale sui temi economici, riunitosi per la riunione prenatalizia in un hotel di Fiumicino, che comunque mette in allerta le società che non godono di bilanci floridi. Perchè per essere iscritti al prossimo campionato è necessario innanzi tutto adeguarsi alle norme Uefa, che obbligano il mondo del calcio a sanare i debiti entro il 30 giugno: gli stessi club devono operare la certificazione (nel caso della serie A) o depositare i bilanci (per B e C) sempre entro il 30 giugno, con la possibilità, in linea con la nuova normativa fiscale in vigore dal primo gennaio, di slittare al 31 dicembre. Altro obbligo, in aggiunta alle licenze europee, per le società è il pagamento dei tesserati (giocatori e allenatori) entro al 30 aprile: ma anche qui esiste la deroga, perchè secondo i principi approvati oggi, se c'è accordo tra i calciatori e il club è possibile rateizzare il pagamento non oltre entro il 31 dicembre, con l'introduzione, e questa è la novità, anche per la A e la B di una fidejussione a garanzia del saldo (come avviene già per la C). In sospeso resta il parametro ricavi/indebitamento che al momento è di 3 a 1: il punto è motivo di discussione, perchè la Lega di Milano spingerebbe affinchè la norma venisse eliminata, mentre altre componenti, come l'Aic di Campana, hanno interesse che rimanga. E anche la possibilità di prorogare la presentazione del bilancio alla fine dell'anno solare ha suscitato qualche perplessità nella lega di C: il presidente Mario Macalli ha chiesto delle verifiche tecniche a riguardo. Il consiglio di ieri è stato anche l'occasione per lanciare una frecciata a Luciano Gaucci e alla sua volontà di ingaggiare una donna nel suo Perugia: dalla Fifa arriva infatti la bocciatura di queste iniziative, «confermando la necessità di tenere separata l'attività agonistica di uomini e donne». «Negli sport olimpici solo l'equitazione prevede che uomini e donne concorrano insieme. Per le pari opportunità bisogna favorire l'introduzione di discipline femminili che prima non c'erano». Spazio anche alla prova tv, ma per quest'anno nessuna novità. Ma anche per il prossimo campionato, l'eventuale estensione dello strumento televisivo per censurare, oltre i casi di violenza, quelli di esplicita slealtà sportiva, comunque non deve «mettere in discussione il risultato della partita». L'esito della prova insomma serve solo per la sanzione nei confronti del giocatore sleale. Quanto ai simulatori lo strumento non potrà avere efficacia. Via libera definitivo poi ai controlli sangue-urine: si parte dal primo gennaio, la federazione sta registrando le adesioni dei calciatori. E sul tema del doping, anche in riferimento a quanto detto da Blatter sulla possibilità di squalifiche a vita, il presidente della Figc ha sottolineato che «le squalifiche devono essere rapportate alla gravità della violazione e se l'atleta è recidivo. Rubare 100 euro o un milione è diverso». Sulla disparità di sanzioni nei vari sport, Carraro difende quelle applicate nel cal