GUARDALINEE Come si trovava con Zaccheroni? «Mi faceva giocare da guardalinee».
TUTTO «Io mi comporto in serie A come facevo in C2, da capobranco. Se voglio che i miei giocatori diano tutto devo dare tutto io». (Papadopulo, allenatore del Siena). CANTANTI Il cantante Pupo vuole a tutti i costi giocare almeno un minuto in una partita di campionato dell'Arezzo (C1), squadra per la quale vent'anni fa scrisse e cantò l'inno. Precedente: Mario Somma, che adesso allena proprio l'Arezzo, a Cava dei Tirreni fece scendere in campo Biagio Antonacci, «e io sono più forte di Biagio e non farei figuracce». Somma dice che si può fare, a patto che la partita non conti nulla ai fini della classifica e «che si alleni seriamente». DIFESE «Quasi sempre nel nostro calcio vince chi subisce meno. Non c´è da stupirsi. Difendere, oltretutto, ora è più difficile, perché non ci sono più marcatori duri e fallosi mentre il fuorigioco si compensa con la tattica, un altro concetto difensivo». (il primato di Roma e Milan spiegato da Vicini) RIFORMA La riforma del calcio secondo Massimo Gramellini: campionato europeo a 24 squadre (con Juve, Roma e le milanesi) e campionati nazionali senza quelle che giocano il campionato europeo. Le europee giocano il martedì e il sabato, le nazionali la domenica pomeriggio, senza anticipi né posticipi. Campionato italiano a 16 squadre con play-off e play-out. Chi vince il campionato nazionale fa la Coppa dei campioni (si gioca di mercoledì). Chi vince la Coppa dei Campioni fa il campionato europeo. L'ultima dell'europeo retrocede al proprio campionato nazionale. I nostalgici di Milan-Fiorentina e Inter-Napoli si rifarebbero con la Coppa Italia, che finalmente diverrebbe prestigiosa. «Una follia? Può darsi. Ma tanto ci si arriverà per forza, prima o poi. Perché non affrettare i tempi? O vogliamo aspettare che rimangano solo i tifosi delle quattro squadre più forti (sotto i dieci anni, ormai, è già così), condannando alla chiusura tutte le altre?»