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BRUXELLES — L'Italia avrà tempo fino al 13 febbraio per presentare a Bruxelles le proprie osservazioni ...

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Lo ha detto ieri il commissario per la concorrenza Mario Monti, precisando che il rinvio riguarda solo la procedura da lui avviata: «Abbiamo concesso all'Italia la proroga fino al 13 febbraio per la parte concernente agli aiuti di Stato», ha spiegato Monti. Per quanto riguarda l'altra procedura comunitaria, quella relativa alle normative Ue sui bilanci di cui è competente il commissario al mercato interno, Frits Bolkestein, Monti ha aggiunto: «Il termine non è ancora scaduto, quindi non so se le autorità italiane chiederanno una proroga del termine anche per quella scadenza, né so come il commissario Bolkestein si regolerà». Nel mirino c'è lo spalmaperdite, cioè la dilazione in dieci anni delle minusvalenze. Alcune società ne hanno approfittato per rendere più leggeri i bilanci ma insistono sul fatto che la situazione «non configura aiuto statale». Un punto controverso, come il resto del decreto. Le società italiane, infatti, insistono sulla mancata uniformità dei regolamenti a livello internazionale. In Inghilterra, per esempio, le tasse non attanagliano i bilanci come nel nostro paese: il concetto è stato più volte ripreso e sottolineato dai dirigenti dei club del Nord. L'alternativa potrebbe essere quella di ridurre la dilazione delle perdite in cinque anni, dimezzando sostanzialmente l'arco temporale e gli effetti del decreto. Altre opzioni, invece, sono al vaglio degli organi preposti. Sicuramente l'Ue non potrà cancellare in assoluto gli effetti del provvedimento: a rischio c'è un intero campionato. Ora le società dovranno anche provvedere a guadagnare sul campo i parametri della licenza Uefa necessaria per l'iscrizione alle Coppe europee.

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