ASSEMBLEA, QUORUM A RISCHIO
Il conto alla rovescia non ha ancora partorito l'attesa svolta: la Proxitalia ha raccolto deleghe per circa il 6%-7% del capitale sociale frammentato sul mercato. L'obiettivo del 33,33%, più un'azione, è ancora lontano. Troppo, al momento, per confidare che l'assemblea di venerdì (in seconda convocazione) riesca a deliberare la ricapitalizzazione. Tutto è destinato quindi a slittare a inizio anno, magari a metà gennaio, salvo ribaltoni della ultim'ora. E sarà quindi necessario rinegoziare il piano-Baraldi, cioè chiedere ai giocatori di prorogare i termini dell'accordo sulla conversione di 5 mesi mesi arretrati in azioni. La società è al lavoro, mentre sul mercato, quello borsistico, i movimenti sono frenetici. Ieri il titolo (il più scambiato dopo quello Parmalat) ha guadagnato l'8%, con scambio d'azioni pari a 3,7 milioni di euro. La cordata di San Marino continua, decisa, l'avanzata verso il controllo del club. Le comunicazioni ufficiali arriveranno lunedì: dietro alla scalata ci sono l'Ubs di Zurigo e una fiduciaria sanmarinese. Le operazioni sono coordinate dall'avvocato Riccardi, procuratore speciale del gruppo, che mantiene l'anonimato e rastrella azioni attraverso società distinte, per evitare comunicazioni alla Consob (quindi tutte sotto al 2%) e conservare massimo riserbo sull'operazione, dietro la quale si cela comunque la catena Jolly Hotel. Capitolo-mercato: Stankovic sempre più diretto verso l'Inter, mentre la Juve insiste per Oddo e prova a nel discorso il cartellino di Iuliano. La Lazio fa muro: vuole chiudere la stagione con la rosa immutata. La Nord, infine, ha confermato la manifestazione a Piazza Montecitorio per chiedere la libertà di uno leader degli Irriducibili Fabrizio Toffolo. Domenica Curva vuota per i primi 5 minuti, come gesto di solidarietà, con coreografia a inizio secondo tempo. Infine la Caf: Felice Pulici discuterà venerdì il ricorso per la squalifica comminata a Stankovic.