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di DANIELE DI MARIO IN AVVIO di stagione si pensava che il punto debole della Roma fosse il portiere.

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Non solo per record d'imbattibilità (il 4° d'ogni tempo) fatto registrare da Ivan Pelizzoli in questo primo scorcio d'annata, ma anche per il decisivo intervento che ieri sera ha salvato la Roma da un pareggio che avrebbe avuto il peso specifico d'una sconfitta. L'estremo difensore giallorosso era su di giri nello spogliatoio: «Sono molto contento per questa vittoria, ma anche per aver potuto contribuire attivamente a conquistarla. Sul colpo di testa di Amoruso ho effettuato una parata bella e difficile. In ogni caso, abbiamo sofferto troppo». Anche il presidente Sensi ha visto una Roma opaca: «La squadra è stata meno bella del solito, ma questi tre punti sono importantissimi per la classifica». Già, la Roma ha stentato oltremodo a proporsi con convinzione, ma Mancini ha preferito non fare drammi, in considerazione del fatto che in campo ci sono pure gli avversari: «Nel calcio possono accadere serate storte. Può succedere di non esprimersi al meglio. Abbiamo sofferto, è vero, ma abbiamo vinto e, per il momento, siamo da soli in testa alla classifica. Questo era il nostro obiettivo». Simili le riflessioni di Daniele De Rossi: «E' stata una partita difficile. Loro, dopo i primi 30 minuti, raddoppiavano molto bene, ci hanno pressato in modo efficace. Però di occasioni vere ne hanno avuta una soltanto. Quindi, la nostra sofferenza si è dimostrata solo sotto il profilo fisico e atletico. Per il resto la squadra ha tenuto bene».

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