Milan attento, c'è la trappola argentina
Finalmente, dopo tante schermaglie dialettiche, è arrivato il momento di Boca-Milan, la 42° edizione della finale Intercontinentale tra le squadre di club Campioni d'Europa e del Sudamerica, che per la 24° volta si affrontano in una gara unica. L'appuntamento è per stamattina, alle 11,30 ora italiana, con collegamento Tv su Canale 5 a partire dalle 11,15. Nonostante la visione in chiaro della gara, però, a Milano saranno disponibili anche due megaschermi: uno allestito in Piazza Duomo dal Comune; l'altro preparato nel FilaForum di Assago. L'incontro si disputerà nello stadio di Yokohama, già teatro della finale dei recenti Campionati del Mondo. A Cafu farà piacere. Peccato che nel Milan manchi Nesta, fermato da quell'infortunio al menisco rimediato nell'ultima partita di campionato prima di quella odierna. Nonostante i tentativi effettuati, infatti, il difensore ha dovuto alzare bandiera bianca e la sua assenza non passerà in sordina. A sostituirlo dovrebbe essere Costacurta, che fu uno dei peggiori in campo nella finale del '94 persa dal suo Milan contro quel Velez guidato proprio dall'attuale tecnico del Boca, Carlos Bianchi. Dire che per lui si tratta di una rivincita, dunque, non è sbagliato. L'altro grosso dubbio della vigilia rossonera era legato al nome di Inzaghi, che al contrario di Nesta dovrebbe farcela. La sua presenza in campo, probabilmente spingerà Ancelotti ad affidarsi ad un 4-4-2 con la coppia Inzaghi-Shevchenko di punta. A centrocampo, accanto al trio inamovibile composto da Gattuso, Pirlo e Seedorf, prenderà posto Rui Costa o il giovane Kakà. E a ben vedere è proprio questo l'interrogativo più grande di queste ultime ore, in cui comunque Ancelotti si dichiara ottimista: «Anche se dovremo fare a meno di Nesta penso che possiamo farcela. La formazione ce l'ho in testa, ma la comunicherò solo all'ultimo». Dal canto loro gli argentini continuano a mostrare tutta la propria grinta, caricandosi con storie come quella dei poveri contro i ricchi e simili. Tra loro in campo dovrebbe esserci quel Tevez che, ad appena diciannove anni, è già indicato come il talento più splendente del calcio sudamericano (chissà che ne pensa Kakà). Nonostante lo stiramento ai legamenti del ginocchio sinistro che lo ha tenuto lontano dai campi dal 3 novembre ad oggi e le sue dichiarazioni in cui non si diceva pronto per la finale, infatti, mister Bianchi ha ribadito che: «Tevez è a posto e perfettamente guarito, dunque potrà essere in campo al fianco dei suoi compagni fin dall'inizio e il fatto che non giochi da un mese e mezzo non significa proprio nulla». Infine una curiosità cromatica. Il Milan giocherà la sua settima finale della Coppa Intercontinentale in completa tenuta bianca, mentre il Boca Juniors scenderà in campo con la sua classica maglia blu con banda gialla sul petto.