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di MARCO GRASSI IL PRIMO tempo è avvincente come un'equazione di secondo grado.

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E con Lampard, che al 37' finta su due avversari e se ne libera, per poi lasciar partire dal limite un forte tiro alto di poco. Il Besiktas fa ancora meno, e non impegna Cudicini: solo tiracci fuori misura di Zago e Pancu, e qualche contestazione di Ilhan Mansiz, che in uno scontro aereo in area avversaria con Terry riceve un'involontaria gomitata che gli deturpa l'arcata sopracciliare sinistra e lo costringe a 5' di pausa per le medicazioni del caso. Se il primo tempo è uno spot contro il calcio, la ripresa fa rimpiangere i ben più vivaci tornei di canasta del Club dell'uncinetto. Inizia con 7' di ritardo (il pubblico turco ha inondato un quarto di campo con rotoli di carta, e per ripulire ci vuole tempo), e fino alla mezz'ora non succede niente. Il lampo, decisivo, arriva al 32': Geremi ruba palla e passa a Duff che verticalizza per Hasselbaink, il quale brucia in velocità Emre Asik e Zago e batte Cordoba. Al 40' arriva anche il raddoppio, con Johnson servito in area da Hasselbaink; poi a Praga segna lo Sparta: il Besiktas si ritrova in Uefa, la doccia è gelata.

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