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MILANO — «Francamente speravo in una classifica migliore dopo quello che abbiamo fatto».

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Eppure l'Inter è a un punto dalla Juve. «Sì ma la Juve non è in testa. Se fossimo ad un punto dalla testa allora sarebbe diverso. La Juve è terza noi siamo distanti ancora dal primo posto e sinceramente dopo tutte queste vittorie speravo di poter essere messo meglio in classifica». Due gol di Vieri. È tornato a sorridere, però lo si è visto anche tanto sacrificato tatticamente. Cosa gli chiede? «Vieri deve dare la possibilità alla squadra di salire e a volte deve andare lui in profondità. Deve rappresentare una sorpresa costante per l'avversario altrimenti possono prendergli le misure e bloccarlo. A volte accorcia ma a volte lo lanciano anche lungo, quindi ha più possibilità». Prima della partita è stato premiato l'indimenticato ex Zamorano. Il cileno ha salutato il pubblico di San Siro che l'ha accolto con gli stessi applausi che gli riservava nei suoi cinque anni di militanza nerazzurra. Zamorano ha ritirato, al centro del campo, una targa d'argento, dono del presidente Massimo Moratti, consegnatagli dal vicepresidente dell'Inter Giacinto Facchetti e la sua maglia con i numeri 1+8. «Due anni fa me ne sono andato dall'Inter ma il mio cuore è sempre rimasto qui - ha detto Zamorano visibilmente emozionato e con le lacrime agli occhi -, ringrazio tutti per l'affetto e in particolare il presidente Moratti. Speriamo di vincere qualcosa e forza Inter».

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