Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Un lampo di Kakà illumina il Milan

default_image

I rossoneri non brillano. Ci pensa il brasiliano a piegare l'Empoli con un gran destro nel finale

  • a
  • a
  • a

Il tiro da 35 metri di Kakà a dieci minuti dalla fine, che Bucci ha visto con notevole ritardo, lascia il Milan al primo posto e spazza via una partita deludente, brutta, giustificabile solo con il classico «hanno la testa all'Intercontinentale». È la serata del brasiliano, nella serata storta dei compagni. Non è la prima volta che il Milan si incarta per il suo stesso gioco: possesso palla esasperato, tanta manovra, ma quando non c'è lo spunto del singolo finisce tutto lì. Lo spunto è arrivato, e Ancelotti ringrazia di aver fatto quel cambio. Il primo tempo è lo specchio di questo nulla. L'Empoli è nella sua area, e ogni tanto riparte, soprattutto con Di Natale. Il Milan preme, ma fino al 24' Bucci non tocca mai il pallone: il tiro di Seedorf da fuori non è nemmeno troppo impegnativo. Per vedere finalmente qualcosa bisogna aspettare il 37', quando un lancio di Rui Costa in verticale, buca la difesa, Lanzaro (entrato per Cupi infortunato) scivola, e Sheva al volo spara su Bucci. Sul ribaltamento di fronte l'Empoli andrebbe in gol: tira Di Natale, Rocchi, in fuorigioco, si abbassa e copre la visuale a Dida. La palla entra, ma l'arbitro annulla. Nella ripresa si ricomincia da un pallonetto liftato di Sheva da posizione laterale, abbondantemente fuori. Poi con Seedorf che dribbla e tira dalla distanza. Insomma il Milan cerca di più la porta. Dopo 10' è sempre Seedorf che si allarga a destra e trova Bucci alla parata. Ma è solo un'intenzione. Poi Ancelotti mette dentro Kakà al posto di Rui Costa. Il gioco non cambia. Cambia il risultato: al 35' prende palla sulla trequarti, fa qualche passo, guarda Bucci e spara a fil di palo. Non imparabile, ma preciso. Comunque è l'uno a zero che chiude la partita. Ora il Milan giocherà con seconde e terze linee con il Celta Vigo in Champions (essendo già qualificato per i quarti) con la testa, questa volta, davvero all'Intercontinentale. Intanto, in campionato il Milan è primo. E suona sempre bene.

Dai blog