RUGBY: SI AGGRAVANO LE CONDIZIONI DEL CAMPIONE NEOZELANDESE
La 28enne ala ormai ex All Blacks, che soffre di una rara malattia renale, ormai fatica anche a camminare come ha rivelato il suo manager Phil Kingsley-Jones al quotidiano neozelandese Sunday News: «Ha un problema di circolazione nervosa, che gli crea problemi ai piedi, dove spesso non sente sensibilità». Da qui l'impossibilità di camminare bene che lo ha costretto, inoltre, a rinunciare a recarsi in Gran Bretagna, cosa a cui Lomu teneva moltissimo. Questa nefrite, che gli è stata diagnosticata nel 1996 (da allora i peggioramenti sono stati notevoli) riduce la quantità di proteine nel sangue, che il giocatore espelle con le urine. La causa di questo peggioramente dipenderebbe, secondo Kingsley-Jones, dalla dialisi cui Lomu si sottopone dal marzo di quest'anno: urge, quindi, un trapianto che, una volta effettuato, lo costringerà comunque ad abbandonare l'attività come da lui stesso annunciato nei mesi scorsi. Ma Jonah non si arrende, non può mollare adesso se pensa che solo quattro mesi fa riteneva ancora di poter giocare con gli All Blacks il suo terzo Mondiale. Ci fosse stato lui, in forma come nel '95, probabilmente la Ellis Cup non sarebbe finita a Londra. Lomu è nato ad Auckland, è stato la stella della Nuova Zelanda ma tutta la sua famiglia è originaria di Tonga ed è lì, nelle Isole degli Amici, che è letteralmente venerato, perfino dal Re ultraottantenne superappassionato di rugby. Cresciuto nei sobborghi a sud di Auckland, a 14 anni ha già un fisico imponente e grande amore per il rugby. Nel 1994, al suo primo anno libero da impegni scolastici si ritrova in nazionale nel rugby a sette e lascia i tifosi degli All Blacks senza fiato, per la sua combinazione di tecnica, velocità, insospettabile in uomo della sua stazza, e potenza travolgente. Un anno dopo è già la stella dei Mondiali veri, quelli a XV di Sudafrica 1995, quando i neozelandesi perdono in finale contro i padroni di casa, dopo essere stati male la notte prima per un'intossicazione alimentare.