PELIZZOLI
Noi i più forti ma sarà corsa a quattro
«E' una soddisfazione. Per il record posso dire che mi dispiace, ma sono giovane e posso sempre ritentare. Per prima cosa ho pensato che è stato meglio prendere gol sul tre a zero, ma alla fine quello che conta è essere primi in classifica. In ogni caso non mi sentivo condizionato, bisognava solo pensare a vincere». Dietro a imprese simili però deve esserci sempre una difesa solida. «Il merito è di tutti, compresi attaccanti e centrocampisti. Siamo un gruppo compatto che, in questo momento, sta giocando il calcio migliore d'Italia». Con il primato di Roma e Milan, la lotta allo scudetto si fa interessante. «Fino alla fine sarà una gara a tra noi il Milan la Juve e l'Inter. La Lazio? Aspettiamo la prossima gara (con la Juventus ndr.) per dare un giudizio. Noi dobbiamo essere concentrati ed il primo posto ci da morale. Dopo il Palermo in Coppa Italia, abbiamo il Chievo e giocheremo per vincere e rimanere in testa. Lo scorso anno a Verona sono entrato dopo l'espulsione di Antonioli ed ho giocato bene». Pelizzoli ormai è il titolare fisso della squadra di Capello. «Difficilmente avrei accettato di rimanere alle condizioni degli ultimi due campionati. All'inizio mi sono detto che questo doveva essere il mio anno decisivo ed ora sono molto soddisfatto delle mie prestazioni, sto lavorando duramente con Tancredi e sento che sto migliorando. Le critiche? Sinceramente le ho dimenticate». Capitolo nazionale. «E' difficile dire se andrò agli Europei, io ci spero, ma è il mister che decide. Io farò di tutto per cercare di convincerlo e se non sarà così vuol dire che penserò ai Mondiali 2006». L'ultima volta il Trap ha convocato Abbiati, buon portiere ma con poca visibilità. «Non so se sarei in grado di fare una vita come la sua, lo so per esperienza dopo due anni passati dietro ad Antonioli». Luc. Col.