Lazio, il riscatto in quattro giorni
Umiliata e sconfitta senza il minimo cenno di reazione, la Lazio dovrà cercare in ogni modo di rialzare la testa dopo il crollo di Siena. Juventus e Sparta Praga rappresentano lo spartiacque di una stagione fin qui deludente. Tanta confusione in seno alla squadra: giocatori disorientati che cercano risposte, un allenatore sconcertato dalle recenti prestazioni dei suoi uomini e una società chiamata a risolvere una situazione poco rassicurante. E' passato soltanto un anno ma sembra essere passata una vita da quel famoso Piacenza-Lazio in cui la Banda di Mancini, sfacciata e spensierata, conquistò la vetta della classifica. Era una Lazio sbarazzina. I problemi societari si affacciavano come un incubo, le nubi iniziavano ad addensarsi su Formello, ma la squadra viaggiava a vele spiegate. Sono passati 366 giorni da allora e molte cose sono cambiate. In un anno la Lazio ha perso il suo Paradiso e quella tranquillità che la rendeva al tempo stesso spavalda e irresistibile. Oggi gli stessi uomini si dovranno specchiare di fronte ad una realtà fatta di sconfitte e di non gioco, di un ex compagno di squadra che nel frattempo è diventato il mister e di una situazione societaria fatta di molte ombre e poca luce. Arriva l'ultima chiamata per la Lazio ed il treno passa in corsa nel peggior momento della gestione manciniana. I sostenitori biancocelesti, mai come in questa stagione vicini alla squadra, si interrogano sui motivi di un cambiamento di rotta così repentino. Sabato prossimo arriverà all'Olimpico una Juventus ferita nell'orgoglio: i campioni d'Italia vorranno riprendere la marcia dopo la clamorosa sconfitta contro l'Inter pagata a caro prezzo. Quale Lazio avranno di fronte i bianconeri spodestati dal trono del campionato? I biancocelesti, domani in campo per l'esordio in Coppa Italia contro il Modena, dovranno cercare di rimanere nei quartieri alti della classifica per ripetere un'impresa che oggi sembra quantomai lontana: la qualificazione in Champions League. Conquistare il quarto posto a fine stagione, al di là del risultato sportivo, regalerebbe prestigio e denaro. Ma l'appuntamento più atteso in casa Lazio sembra essere quello del 9 dicembre a Praga. Contro Poborsky e compagni i biancocelesti dovranno cercare di rimanere aggrappati al treno della Champions League. Al momento sembra essere una missione impossibile, ma un successo in Europa in termini di qualificazione restituirebbe alla squadra morale e motivazioni inesauribili. Il pubblico laziale cerca e vuole una reazione da parte di quei ragazzi capaci di salvare la Lazio in uno dei momenti peggiori della sua storia secolare. Grazie ai risultati sportivi e ai sacrifici economici quell'Armata Brancaleone vista a Siena riuscì ad evitare il peggio. In una settimana, i giocatori laziali saranno chiamati a ricucire quella maglia unica, emblema della loro unione.