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Papadopulo senza Chiesa Ardito e D'Aversa

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E probabilmente lo avrebbe avuto anche Enrico Chiesa, lasciato partire nel mercato estivo, perché non rientrava più nei piani di Roberto Mancini. Ma Chiesa, alle prese con problemi muscolari, domani non ci sarà. Sarà invece al timone del suo Siena, Giuseppe Papadopulo, classe '48, ex terzino destro, che con la maglia biancoceleste collezionò ben 81 presenze. Quando gli si parla di Lazio i bei ricordi riaffiorano, con l'unico cruccio di non aver partecipato all'annata magica del campionato 1973-74: «Non posso negarlo che mi dispiacque molto lasciare la Lazio. Facevo parte del gruppo che contava, con Chinaglia, Wilson e Nanni. Ho giocato dal 1969 sino al 1972 per questi colori e se non ci fossero stati dei dissapori con l'ex direttore generale Sbardella, non sarei mai andato via. Peccato». I ricordi corrono via velocemente per arrivare ai nostri giorni: «Abbiamo avuto una discreta partenza, risultati e prestazioni importanti. Purtroppo cominciamo a pagare il fatto di non avere a disposizione una rosa ampia. L'infortunio di Ardito (n.d.r. 5 mesi) ci penalizza oltremodo. Per la Lazio dovremo fare i miracoli, poiché mancheranno anche Chiesa e D'Aversa. Ci giocheremo la partita come al solito, per vincere». L'ultima stoccata è per il mondo arbitrale: «Non mi stupisco di quello che accade. Ci sono squadre di prima e seconda fascia. E le seconde hanno sempre recitato la parte degli sparring-partner. Gli arbitri lo sanno e si adeguano. Succedeva quando giocavo io trent'anni fa, accade oggi, sarà così anche domani. Cambiano gli arbitri ma la mentalità è la stessa. Del resto da bambini quanti di loro avranno tifato Ancona o Siena?».

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