Champions League Necessario battere lo Sparta e sperare nel Chelsea per non uscire
Lazio, decisiva Praga
La Lazio non ce l'ha fatta a battere il Besiktas, ha attaccato, ha lottato più col cuore che col gioco, ma il muro turco ha retto e così adesso ci sarà bisogno di un'impresa a Praga e di un favore del Chelsea contro la squadra di Lucescu. Solo così si andrà avanti in Champions League: vittoria in Repubblica Ceca e mancata vittoria del Besiktas in campo neutro contro il Chelsea. Non è bastato il primo gol di Muzzi, che poi ha sbagliato la rete della vittoria. È stato decisivo il rigore realizzato alla fine del primo tempo da Pancu. La ripresa biancoceleste è stata bella per intensità e volontà, ma ha prodotto solo il pareggio. Si comincia senza Mancini bloccato a letto da un fastidioso virus influenzale. Il tecnico resta a casa ma è collegato via telefono con Orsi e Spinosi che si accomodano in panchina. Nessuna novità nella formazione turca rispetto alle previsioni della vigilia, mentre nella Lazio c'è la sorpresa Conceicao, preferito a Fiore ancora non al top. Nei primi minuti Inzaghi prova un paio di conclusioni senza fortuna, Stankovic sbaglia un pallonetto da ottima posizione. La partita scivola via con gli sterili tentativi laziali e tanto contropiede da parte della squadra di Lucescu. E sono proprio i turchi a sfiorare la rete del vantaggio alla mezz'ora con un cucchiaio di Mansiz: Peruzzi risponde da campione e sventa la minaccia. Il pubblico si diverte a fischiare l'ex romanista Zago perché la gara offre davvero poco. Albertini è troppo lento, Conceicao si avvita su se stesso senza incidere, le punte sono isolate in avanti. Solo Stankovic sembra ispirato. La Lazio stenta, non è brillante e al 46' arriva la punizione, forse troppo severa per un primo tempo equilibrato. Sergen, proprio sulla linea dell'area, salta Stam dopo un'insistita azione turca, l'olandese lo stende sotto gli occhi di Merk che fischia il rigore (giusto): Pancu lo trasforma e manda sotto la doccia la sua squadra con un vantaggio che vale oro. Nella ripresa subito i cambi: Orsi inserisce Muzzi e Fiore al posto dello spento Conceicao e di Giannichedda. Lazio all'assalto con tre punte e tanta voglia di ribaltare il risultato, Besiktas chiuso a riccio davanti al portiere Cordoba. Si fa male Favalli e i biancocelesti sono costretti a sprecare l'ultimo cambio: dentro Zauri. I turchi pungono con il solito Sergen, Mansiz spreca l'ottimo lavoro del compagno. Dieci minuti e il pari è servito: lo realizza Muzzi con una spettacolare rovesciata su assist di Fiore: 1-1 e l'Olimpico diventa una bolgia. Ancora Lazio ma stavolta ci mette lo zampino la sfortuna quando Corradi stacca bene, il pallone si ferma sulla traversa e poi scivola sulle mani di Cordoba terminando la sua corsa beffarda oltre la linea di fondo. Ormai è un assedio, Muzzi spreca una clamorosa occasione, Cordoba è strepitoso sulla conclusione di Albertini. Merk è troppo permissivo con le perdite di tempo dei turchi. Si gioco poco, ma l'arbitro non interviene mai e così il tempo passa troppo velocemente per le speranze laziali. Finisce in parità e l'Europa si allontana per la banda Mancini.