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Champions League Contro il Besiktas (20.45, Sky2) serve vincere per giocarsi tutto a Praga

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Si parte col Besiktas all'Olimpico (20.45, diretta Sky2), replicherà con lo Sparta tra due settimane nel gelo di Praga. Non ci sono più appelli per la Lazio: o si vince o si rende inutile l'ultima partita di questo tormentato girone di Champions League. Ma non sarà facile piegare la resistenza del Besiktas guidato dal giramondo Mircea Lucescu, nocchiero esperto e quantomai temibile. I turchi hanno a disposizione due risultati su tre ma i precedenti dicono Lazio. Due volte in coppa Uefa l'anno passato 2-1 e 1-0 e anche la sfida d'andata finì con un secco 2-0 per i biancocelesti nell'inferno di Istanbul. Corradi e compagni vanno a caccia del riscatto in Champions dopo le due mortifere sconfitte contro il Chelsea. Senza lo squalificato Mihajlovic, Mancini si affiderà alla squadra dell'anno scorso nella speranza di ritrovare gli stimoli giusti per mettere al tappeto il pericoloso avversario. Servirà un'altra prova d'orgoglio, modello Perugia, perché il gioco ancora non c'è e anche dal punto di vista atletico la squadra non è brillante. Il tecnico è stato chiaro: fino alla sosta di Natale ci sarà da soffrire aspettando il recupero di Cesar, pedina fondamentale nello scacchiere laziale. Stasera in porta ci sarà Peruzzi, la difesa a quattro sarà formata da Oddo e Favalli sulle due fasce mentre Couto-Stam sarà la coppia centrale. Qualche dubbio su Fiore ma alla fine dovrebbe essere in campo a presidiare la fascia destra, con Stankovic dirottato sull'altro lato. In mezzo, spazio a Giannichedda e al redivivo Albertini. In attacco conferma per Inzaghi e Corradi con Muzzi pronto a subentrare nella ripresa. Ieri Mancini ha disertato l'allenamento per colpa dell'influenza. Febbre alta e mal di stomaco hanno messo ko il tecnico biancoceleste che spera di farcela stasera ad andare in panchina. Con Mancini fuori causa, è stato il suo secondo Fernando Orsi a focalizzare i pericoli della sfida odierna: «Sarà una gara difficile, il Besiktas viene qui per fare almeno un punto, noi invece dobbiamo vincere per forza. L'importante sarà fare quello che sappiamo: dovremo imporre il nostro modo di giocare e stare attenti al contropiede, perché loro ci aspetteranno e tenteranno di ripartire». Anche Oddo, uno degli artefici del successo contro il Perugia, è ottimista: «La gara con i turchi è fondamentale: se non dovessimo vincere sarebbe giusto uscire dalla Champions, ma a questa possibilità non ci pensiamo proprio. Dovremo giocare con pazienza - ha detto il difensore - senza buttarci subito avanti. Siamo pronti anche a eventuali provocazioni, non ci cascheremo. Il risultato per noi è troppo importante». Sull'altro fronte il Besiktas si presenta a Roma con la possibilità di giocare la partita migliore per le sue caratteristiche. Lucescu punterà su una difesa bloccata e tanto contropiede con Mansiz unica punta. Giunti giocherà nonostante i tormenti, peraltro comprensibili, emersi dopo gli attentati delle scorse settimane. L'ex milanista ha deciso di resistere alla tentazione di tornare subito in Italia con la famiglia pur di non vivere nella pericolosa Istanbul di questi tempi, ma appare ancora scosso dagli ultimi sanguinosi avvenimenti. Tant'è, Lucescu non fa sconti perché annusa aria di qualificazione agli ottavi di finale. Appuntamento stasera all'Olimpico per assalto laziale al fortino turco. Attesi 35.000 spettatori per una gara che vale l'Europa sperando di ricevere una buona notizia da Londra dove il Chelsea ospita lo Sparta.

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