LUCIANO Gaucci non cambia idea: il suo Perugia «anche domenica» è stato volontariamente danneggiato dall'arbitro Bolognino.
Le risse tra giocatori, i falli da espulsione? Tutta colpa dell'arbitro, secondo Gaucci. «Domenica poteva essere una bella festa, una bella partita, con un bel pubblico. Certi arbitri non sono sereni. Tutto è cominciato per un fallo di Conceicao su Fusani, che è stato atterrato. Non ha potuto respingere la palla e Stankovic ha segnato. Da lì è cominciato il nervosismo. E quando il Perugia ha pareggiato, ho visto che l'arbitro ha perso la testa». «Da quando Bolognino ci arbitra, non abbiamo mai vinto» ha aggiunto Gaucci rendendo ancora più fosca la statistica del Perugia. E il presidente del Perugia accusa: «Potevamo perdere: non sarebbe stato uno scandalo. Ma poi abbiamo fatto una grande partita, potevamo fare risultato e Bolognino ce l'ha negato. Se questo arbitro avesse fatto alla Lazio le stesse cose che ha fatto a noi, sarebbe successa la fine del mondo. Invece, essendo noi una piccola società, la cosa passa inosservata». Talmente convinto del «complotto» Gaucci, che arriva a ipotizzare: «Diamoutene ha fatto sì un intervento scorretto e poteva essere espulso. Ma poi si sono accavallate altre due espulsioni. E se non ne fossero bastate tre, avrebbe fatto anche la quarta. Così saremmo stati sconfitti a tavolino». Inutile far notare che a scatenarsi in una serie di risse sono stati i giocatori. Gaucci infatti sostiene: «Quando l'arbitro non tiene in pugno la partita, la partita sfugge. Se comincia a fare cose scorrette come ha fatto ieri, i giocatori si innervosiscono. Potevamo fare risultato positivo, ma l'arbitro ci ha messo del suo». Gaucci ha come obiettivo i designatori. E per farlo capire manifesta nostalgia per le designazioni di Casarin: «Come mai cose così gravi non succedevano quando c'era lui?. Chissà...». E ribadisce l'idea che il suo Perugia sia perseguitato dagli arbitri italiani: «Sette volte su dieci siamo stati danneggiati. Il caso è sempre contro di noi...Come mai, invece, in 9 partite europee abbiamo fatto 8 vittorie ed 1 pareggio?». È quindi falsato il campionato? «È tutto condizionato dalla sudditanza psicologica radicata soprattutto in questi ultimi tempi». E il designatore Pairetto risponde senza mezzi termini. «Assurdo parlare di complotto anti-Perugia. È assurdo dire che ci siano dei mandanti o pensare che il presidente Carraro dia un minimo di input agli arbitri. È interesse della federcalcio che tutto funzioni». E intanto il presidente umbro è stato deferito alla Disciplinare per «frasi lesive» contro l'operato arbitrale.