Totti, stoccata da fuoriclasse per un gol che attendeva dal 28 settembre
A parte la bellezza del gesto, il capitano aspettava una segnatura dal 28 settembre. Decisamente troppo ed è per questo che in quella battuta al volo di sinistro, era racchiusa tutta la rabbia e la voglia di portare la sua Roma più in alto possibile. «È stata una bella partita e noi siamo proprio una grande Roma, un gruppo fantastico». Totti analizza quanto di buono ha fatto vedere la squadra. «Si sono divertiti tutti, forse anche i tifosi del Bologna. Siamo riusciti a non far giocare il Bologna dimostrando di essere una squadra di qualità e quantità e creando tante occasioni da rete». I giallorossi sono secondi in classifica e non perdono il passo dalla prima. «Noi ci siamo, in attesa di un passo falso della Juventus». L'imbattibilità di Pelizzoli è salita a 685 minuti, record personale dell'estremo difensore romanista che ora più che mai è in corsa per il record assoluto. «Sono contento per il momento che sto vivendo, ma lo sono ancora di più per la Roma». Non prendere gol significa che davanti al portiere il pacchetto arretrato funziona bene. «Con una difesa così diventa facile anche per il portiere, bisogna rimanere concentrati, ma sai che ci sono compagni che ti aiutano». Ieri a Bologna non c'era Chivu: ovvero la stessa difesa dello scorso anno. «È vero, solo che quest'anno vedo molta più determinazione da parte di tutti». Insomma, il solito concetto del gruppo che portano avanti un po' tutti. «È proprio così, abbiamo tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo». Prima di uscire dal campo per un fastidio ai flessori, Olivier Dacourt stava giocando alla grande, recuperando palloni ed impostando azioni a ripetizione. «Speriamo che non sia nulla di grave e che il danno sia lieve, in ogni caso valuteremo con il medico». Soddisfatto anche Emerson: «Abbiamo un grande spirito di squadra, dobbiamo continuare così. Giochiamo con una mentalità vincente, abbiamo qualità e creiamo almeno cinque o sei occasioni a partita. Pensiamo solo a giocare senza pensare a quello che accade fuori. Il contratto? Non è questo il momento devo pensare solo a giocare per la Roma». Alla fine Chivu non ce l'ha fatta e si è accomodato in panchina. All'uscita dello spogliatoio il romeno però è sereno, tranquillo e soprattutto pronto a ricominciare a giocare già dalle prossime volte. «Ho provato, ma non mi sento ancora al cento per cento della condizione. Domani (oggi ndr), mi allenerò a Trigoria e valuteremo, insieme allo staff sanitario le condizioni della mia spalla. Vedremo se sarà possibile scendere in campo a Spalato per la gara di Coppa Uefa». Luc. Col.